Forzese vuole la testa di Consoli |Il Megafono: “Ha due personalità”

di

22 Settembre 2014, 09:03

3 min di lettura

CATANIA – Una polveriera pronta a scoppiare. All’interno della coalizione che sostiene il presidente Crocetta c’è maretta, che diventa quasi uno tzunami a Catania dove lo scontro latente tra il deputato regionale Marco Forzese e il vicesindaco Marco Consoli sembra palesarsi sempre di più. Sullo sfondo, gli avvisi di garanzia recapitati a ex amministratori, tra cui l’ex sindaco Stancanelli, e dirigenti del Comune di Catania, che hanno spinto il deputato regionale a chiedere “un cambio di passo” e, più nello specifico, a chiedere al sindaco Bianco un cambiamento radicale rispetto al passato.

“Desta forte preoccupazione il fatto che pare non esserci alcuna soluzione di continuità con l’attuale amministrazione, stante che l’attuale sindaco Bianco continua ad eseguire il “piano di rientro Stancanelli”, con il grave rischio che si basi su dati falsi – afferma Forzese che sembra identificare la continuità nel vice sindaco Marco Consoli, ex esponente di spicco del Mpa ed ex presidente del consiglio durante la scorsa consiliatura. Sarebbe lui, secondo Forzese, a incarnare quel filo conduttore tra passato e presente che il deputato regionale definisce “inquietante”.

“E’ quindi quanto mai opportuno – dice Forzese – che un’amministrazione che si dichiara di centro-sinistra ed in contrapposizione al disastroso recente passato, dia un segnale immediato, cominciando con decisione a tagliare ogni residuo collegamento con le precedenti fallimentari esperienze. Non è più tollerabile che chi ha partecipato con ruoli di primo piano alle amministrazioni precedenti continui ad occupare analoghe posizioni come se nulla fosse accaduto, contribuendo così al sempre più pericoloso distacco tra i cittadini ed i palazzi del potere”.

Dichiarazioni al vetriolo che hanno scatenato dure reazioni. A cominciare da quelle dei consiglieri di area Megafono che difendono Consoli, evidenziando come il Forzese a parlare sia lo stesso che ha partecipato attivamente alle sindacature di centrodestra guidate da Umberto Scapagnini. “Non riusciamo davvero a comprendere – affermano gli esponenti etnei del Megafono – le reazioni di Marco Forzese, quando parla di discontinuità con il passato. Ci chiediamo se non si tratti dello stesso Marco Forzese che è stato assessore ai servizi sociali per cinque lunghi e tristi anni di sindacatura Scapagnini, che è stato poi nominato da Raffaele Lombardo vice presidente dell’ Ast, che si è poi candidato alla Regione nella lista del leader del Mpa e che ha infine preparato una lista a supporto dell’elezione, nel 2008, dell’ex sindaco Stancanelli. Se dovesse essere lo stesso Marco Forzese – proseguono – ci troveremmo, certo, di fronte a un caso di sdoppiamento della personalità”.

Ma le critiche al deputato non provengono solo dai suoi alleati, o presunti tali. Anche agli esponenti di Area Centro Destra a Palazzo degli Elefanti, molti di loro appartenenti alla maggioranza che sosteneva Stancanelli, le parole di Forzese non sono andate giù. “Dall’Onorevole Forzese, se non ricordiamo male ex Assessore ai servizi sociali per ben 5 anni, ci saremmo aspettati non un’accusa, ma un ringraziamento all’ex Primo Cittadino – affermano in una nota congiunta. In primo luogo per aver salvato la città non dichiarando il dissesto e di conseguenza, anche per aver salvato, purtroppo aggiungiamo noi, da possibili accuse, decadenze e ineleggibilità alcuni amministratori delle passate amministrazioni e quindi anche lo stesso Forzese. Questo è quanto ci saremmo aspettati, ma purtroppo, e con spirito di libertà, dobbiamo fare i conti con i pregi ed i difetti cui sono sottoposte, per fortuna, tutte le democrazie. E sempre con questo spirito e per evitare ogni tipo di polemica, ci asteniamo su ogni commento riguardante proprio i servizi sociali e le condizioni disastrose cui versano grazie alle Amministrazioni e grazie agli Assessori precedenti alla Giunta Stancanelli.

 

Pubblicato il

22 Settembre 2014, 09:03

Condividi sui social