18 Giugno 2013, 16:32
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PALERMO – Ancora nubi sulla Fondazione orchestra sinfonica. Dopo la circolare del presidente della Regione Rosario Crocetta e diramata dall’assessore al Turismo Michela Stancheris, con la quale è stato chiesto (anche) al Sovrintendente Ester Bonafede di sciogliere o chiarire la condizione di incompatibilità tra l’incarico in Foss e quello in giunta, è arrivata ieri la risposta dell’assessore alla Famiglia: “Io mi sono già dimessa il 3 maggio scorso”.
Ricostruzione che non convince un componente del Cda della Foss. E oggi, Francesco Guttadauro contrattacca: “Ester Bonafede ha raccontato molte bugie”. Guttadauro, come detto, fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione, presieduto di diritto dall’assessore al Turismo e composto dalla stessa Bonafede, Gaetano Canzoneri e Vincenzo Di Giacomo.
E le parole di Guttadauro sono molto dure. “La Bonafede – dice – ha imparato molto bene a mentire e negare anche l’evidenza provenendo dalla scuola di quei politici suoi complici che l’hanno preceduta e protetta e che purtroppo per la nostra Palermo e la nostra Sicilia ci hanno rappresentato e forse in parte continuano e continueranno a rappresentarci a tutti i livelli”. Poi, entra nel dettaglio delle presunte falsità raccontate dall’assessore: “Abbiamo avuto una riunione del cda il 18 maggio data nella quale il presidente Stancheris si è ufficialmente insediato; e la Bonafede non solo era presente ma ha tra l’altro ribadito la sua intenzione di restare alla guida della Foss nonostante fosse stato consegnato poco prima alla Stancheris e a Crocetta un documento che raccoglieva le firme di 81 Professori d’Orchestra che chiedevano a gran voce le sue dimissioni vista la sua perdurante assenza dal Teatro e la totale paralisi gestionale”.
Insomma, secondo il componente del Cda, la Bonafede non si sarebbe dimessa lo scorso 3 maggio: “Se avesse dato le dimissioni il 3 maggio – dice infatti Guttadauro – non si capisce allora come mai ancora oggi la Stancheris possa chiedere alla Bonafede di scegliere quale incarico mantenere! Ovviamente il verbale di quel Cda non è stato ancora ufficialmente redatto e visto o approvato da nessuno, ma questo è in linea anche con i precedenti”. Secondo Guttadauro, il sovrintendente Bonafede avrebbe addirittura trasmesso ai collaboratori “un diktat: nessun documento (neanche quelli pubblici come i bilanci!) possono uscire dalla Foss senza il suo permesso”.
I dubbi del Consigliere della Foss non riguardano solo la posizione dell’assessore Bonafede. Ma anche quella di un’altra “donna eccellente” della Regione: “In occasione dell’ultimo cda ho ancora una volta chiesto di fare chiarezza – dice infatti – anche in merito alle non ortodosse dimissioni del vice presidente Patrizia Monterosso che in data 12 marzo 2013 trasmetteva alla Foss una email dove sosteneva di essersi dimessa già il 17 dicembre 2012. Ho sollevato più volte il problema spiegando che a conoscenza di tutti i membri del cda non esisteva nessun documento ufficiale agli atti e ho chiesto chiarimenti anche questi mai pervenuti. Ma soprattutto – prosegue – ho segnalato che se le dimissioni sono state rassegnate bisognava che venisse rapidamente nominato nuovo membro”.
Ma per tornare alla vicenda che riguarda Ester Bonafede, Guttadauro racconta di come, anche di fronte a molti testimoni, l’assessore in passato avesse “sempre affermato che non poteva dimettersi dal ruolo di sovrintendente perché sosteneva che la sua assenza dal Teatro non incideva sulla performance della Foss e che anzi il suo doppio ruolo avrebbe portato grandi benefici in termini di contribuzione economica. Il 14 giugno, – prosegue il Consigliere della Fondazione – cioè pochi giorni fa, la Bonafede era presente in Teatro ad una trattativa con i sindacati (presente anche la Stancheris); in quella sede, – attacca Guttadauro – peraltro, non appena la Stancheris è andata via ha fatto alcune affermazioni rivolte ai dipendenti in uno stile che lascio a voi definire quali ‘Io vi conosco uno per uno e so tutto di voi…. io vi voglio bene e so chi è responsabile se è accaduto questo…’. Ma allora – si chiede il Consigliere – se è perfettamente a conoscenza di comportamenti illeciti perché non li denuncia alla autorità competenti?”.
Cambia la musica, invece, se si parla del nuovo presidente: “Il presidente Stancheris è presente, molto più della Bonafede, ed è esempio innanzitutto di trasparenza, di corretta gestione e di volontà concreta di affrontare seriamente e serenamente i problemi e cercare risolverli. Non si è tirata indietro neanche quando, – racconta Guttadauro – non ancora ufficialmente insediatasi, in data 10 maggio il teatro è stato occupato dai dipendenti. La Stancheris si è precipitata in teatro ed ha incontrato e dialogato con i lavoratori facendo in modo che l’orchestra riprendesse a lavorare e salvando il concerto già in programma; della Bonafede ovviamente, – conclude il Consigliere della Foss – ça va sans dire, invece nessuna traccia”.
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18 Giugno 2013, 16:32