23 Aprile 2024, 19:35
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PALERMO – Il sovrintendente della Foss, Andrea Peria Giaconia, è pronto a lasciare l’incarico dopo il prossimo CdA – che sarà convocato entro fine mese – nel quale verrà approvato il bilancio del 2023.
È lo stesso Peria a far trapelare questa possibilità dopo un parere dell’avvocatura della Regione, notificato al CdA della Foss, a proposito della compatibilità del suo incarico con quello di presidente del Corecom Sicilia.
La storia è piuttosto complessa sotto il profilo legale ma dietro il carteggio ufficiale – che sarà esaminato dallo stesso CdA – c’è anche il retrogusto di una battaglia politica tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. All’interno del partito della Meloni c’è chi auspicherebbe un cambio.
L’avvocato della Regione, Giovanni Bologna, con parole che però lascerebbero spazio a qualche interpretazione, cita un articolo della Finanziaria regionale del 2012 a supporto del proprio parere.
“L’obbligo per il sovrintendente e/o per il direttore degli enti teatrali e/o artistici regionale – scrive la Regione – è di riservare le proprie energie ad unico vantaggio dell’ente di appartenenza, con esclusione della possibilità di esercitare qualunque altro incarico e di percepire qualsivoglia altro compenso diverso da quello connesso allo svolgimento dell’incarico di sovrintendente”.
Nella nota di accompagnamento, la dirigente generale del turismo, Maria Concetta Antinoro, precisa che “resta sospesa l’erogazione di qualsiasi contributo assegnato alla Fondazione”. Va detto, per la cronaca, che Peria Giaconia ha già rinunziato al compenso come sovrintendente.
Peria, dal canto suo, “prende atto” del parere della Regione ma sottolinea come lo studio legale Corso “abbia prodotto un parere ‘pro veritate’ che ha escluso qualsiasi incompatibilità”.
Peria aggiunge. “Voglio scongiurare qualsiasi conseguenza negativa per la Foss e i suoi lavoratori che si determinerebbe con il mancato incasso del contributo annuale della Regione”.
Dai dati che trapelano, il bilancio del 2023 chiuderà in utile. La produzione artistica raddoppia passando da 600 mila euro a 1,2 milioni. Inoltre, gli abbonamenti al botteghino sono in crescita costante con una percentuale del 35%. Sono state anche realizzate significative economie su costi di servizio e di gestione.
Il primo trimestre del 2024, invece, vede già incassi di botteghino pari all’intero risultato conseguito nell’annualità precedente.
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23 Aprile 2024, 19:35