"Foss, spese e assunzioni poco chiare: servono gli ispettori"

“Foss, spese e assunzioni poco chiare: servono gli ispettori”

L'allarme lanciato dai Cinquestelle

PALERMO – Il Movimento cinque stelle chiede di fare luce su alcune vicende legate alla Fondazione orchestra sinfonica siciliana, come atti transattivi e l’assunzione di professori d’orchestra alla Fondazione che sarebbero stati decisi dal commissario della Fondazione senza parere sulle coperture finanziarie e senza parere preventivo dell’organo di controllo. Secondo i Cinquestelle “non ci sarebbe stato nemmeno il rispetto della norma regionale in materia di assunzioni a tempo indeterminato”. “E’ questo in sostanza – dice il gruppo M5s all’Ars Giovanni Di Caro – il contenuto del parere del collegio dei revisori dei conti dell’Ente (o meglio dell’unico componente rimasto in carica pro tempore, la dottoressa Angela Di Stefano) che, nero su bianco, in pratica boccia l’operato del commissario della Foss”.

“Servono gli ispettori alla Foss”

I Cinquestelle chiedono l’invio degli ispettori regionali per “fare piena luce una volta per tutte su una Fondazione, ormai nell’occhio del ciclone da troppo tempo e per fare i dovuti accertamenti sui documenti contabili”. “Chiediamo – dicono i deputati Roberta Schillaci e Di Caro, che oggi hanno partecipato all’audizione sulla Foss all’Ars – la massima trasparenza sull’operato di una fondazione così importante, ma che negli ultimi tempi troppo volte è finita sui giornali non sempre per la qualità indiscussa della sua musica. La Regione faccia chiarezza una volta per tutte, cominciando con l’invio immediato di ispettori. È inammissibile che si avallino spese a cuor leggero in presenza di perdite quasi 10 milioni di euro e senza l’autorizzazione degli assessorati all’Economia e allo Spettacolo e che siano state fatta gare senza CIG, il codice identificativo della gara”.

Il cambio di passo

“Chiediamo inoltre – continua Schillaci – la celere ricostituzione della governance della Foss e del suo organo di controllo, il Collegio dei Revisori. Chiediamo inoltre che nei nuovi locali in cui saranno trasferiti negli uffici della Fondazione siano installate apparecchiature per la timbrature del personale. Non vorremmo che si ripetessero spiacevoli episodi registrati nel recente passato”.
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