13 Giugno 2024, 11:40
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PALERMO – Le accuse sono pesantissime: adescamento di minori, produzione e scambio di materiale pedopornografico con l’obiettivo di compiere atti sessuali.
I poliziotti della sezione di pg della procura della Repubblica di Palermo hanno arrestato (ai domiciliari) un istruttore sportivo di discipline di gruppo 27enne, che lavora in diverse palestre della città. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Laura Vaccaro.
Il “codice rosso” è scattato quando il papà di una ragazzina ha raccolto la confidenza della figlia su un’amica quattordicenne.
Poi è venuto a galla il secondo caso subìto da una coetanea ma potrebbero essercene altri finora non emersi.
Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Procura. Il giovane istruttore “avrebbe approfittato della sua posizione di privilegio e del rapporto di fiducia instaurato con le ragazzine e con i loro genitori, ignari dei pericoli a cui erano esposte le loro figlie”.
La sensibilità e la professionalità degli investigatori hanno permesso alle ragazze di liberarsi dal timore e dalla vergogna per ciò che avevano subito.
Il resto lo ha fatto la tecnologia che ha consentito di ricostruire i flussi telematici dell’indagato. I social network erano il luogo dove l’istruttore piazzava le sue trappole. L’istruttore le avrebbe convinte ad inviargli foto in cui erano nude o in abbigliamento intimo e lui ricambiava con scatti altrettanto espliciti.
Non è un caso che il gip, oltre ai domiciliari, abbia imposto all’indagato il divieto di utilizzare qualsiasi strumento informatico, telematico o telefonico.
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13 Giugno 2024, 11:40