22 Febbraio 2018, 20:18
1 min di lettura
CATANIA. Prenderanno il via il prossimo 19 marzo all’interno dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, le operazioni peritali, con la formula dell’incidente probatorio, per stabilire le condizioni psichiche di Valentino Saitta, il 39enne matricida di Maletto. Stamani il gip di Catania Pietro Currò ha conferito l’incarico alla psichiatra Liliana Gandolfo che avrà il delicato compito di valutare se l’indagato fosse in grado di intendere e di volere durante l’omicidio.
L’uomo, che questa mattina era presente in aula, risulterebbe affetto da una forma di schizofrenia. Non solo. La perizia dovrà stabilire anche se Valentino Saitta sia socialmente pericoloso, e quindi in grado di commettere altri reati, e se sia capace di partecipare al giudizio. A supportare la psichiatra ci sarà Carmen Dominici, ausiliario psicologa. La perizia, salvo proroghe, sarà depositata entro 45 giorni. Stamani il legale Salvatore Mellia, in sostituzione di Enzo Mellia, difensore di fiducia di Valentino Saitta, ha nominato il consulente della difesa. Sarà Giuseppe Bongiorno, già primario della divisione di psichiatria dell’ospedale Cannizzaro di Catania, a prendere parte alle operazioni peritali.
Intanto sul fronte delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Catania Santo Distefano, si attendono ancora gli esiti degli esami scientifici sulla presunta arma utilizzata dal 39enne per fracassare il cranio dell’anziana madre Nunziata Sciavarrello. Si tratta di un martello trovato dai militari dell’Arma nell’abitazione che l’indagato condivideva con la vittima. Le cause del gesto restano ancora oscure. Saitta al momento non avrebbe fornito alcuna ricostruzione.
Pubblicato il
22 Febbraio 2018, 20:18