18 Dicembre 2014, 20:36
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PALERMO – Alla fine è stata la politica a superare le divisioni della magistratura. Ad andare oltre le correnti del Csm. L’ago della bilancia su Franco Lo Voi lo hanno spostato i non togati seduti al plenum del Consiglio superiore della magistratura.
Quella per scegliere il nuovo provocatore di Palermo non è stata una votazione facile. Tutti e tre i candidati – oltre a Lo Voi, in lizza c’erano Sergio Lari e Guido Lo Forte – sono rimasti in bilico fino all’ultimo. Giovanni Legnini, vice presidente dell’organismo di autogoverno della magistratura, si è detto “rammaricato” per la mancata “condivisione più larga”.
Lo Voi ha avuto la meglio alla seconda votazione con tredici voti, somma delle preferenze dei quattro togati di Magistratura indipendente – la corrente di centrodestra -, dei due rappresentanti della Cassazione e dei laici di entrambi gli schieramenti.
Alla prima votazione si era fermato a sei preferenze, una in meno di Sergio Lari (procuratore di Caltanissetta appoggiata dalla corrente di sinistra Area) e una in più di Guido Lo Forte (capo dei pm di Messina ed espressione dei centristi di Unicost). I laici si erano astenuti. A quel punto Legnini, prima della seconda tornata, ha sospeso il voto nel tentativo di arrivare ad una larga condivisione.
Si è ipotizzato che Unicost e Area convergessero su uno dei rispettivi candidati: Lari o Lo Forte. I togati di Unicost sono rimasti fermi sul nome del procuratore di Messina. Saltata la possibile convergenza caldeggiata di centro-sinistra tra i togati, i laici di entrambi gli schieramenti hanno scelto di votare per Lo Voi. Che da ieri è il nuovo procuratore di Palermo grazie alla scelta dei rappresentanti della politica seduti al plenum del consiglio superiore della magistratura. Alla fine è stato lui l’uomo su cui si è trovata la convergenza per andare oltre le divisioni. Non è un caso che avrà l’onere di ricompattare anche l’ufficio giudiziario palermitano.
“Nessun condizionamento esterno”, ha tagliato corto Legnini con l’intento preciso di spegnere le voci che vedevano in Lo Voi un uomo gradito al presidente Giorgio Napolitano. Il neo procuratore arriverà pesto in città. Per ora solo per gli auguri di Natale. Poi, il gravoso compito di compattare l’ufficio che ha perso centralità a livello nazionale. Nell’attesa di capire come finiranno i ricorsi, già pronti, degli “sconfitti”.
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18 Dicembre 2014, 20:36