Da avvocato a escort | “Basta gavetta!”

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21 Novembre 2016, 10:10

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NAPOLI – Si definisce lavoratore del sesso. Ma va bene anche prostituto. Napoletano, laureato in Legge, praticante avvocato presso uno studio legale, quando ha capito che quella trafila era lunga e dolorosa, piena di fatica, sottopagata e con poche speranze, ha fatto una scelta ancora più netta e radicale. Belloccio, giovane, corteggiato: sai che ti dico? Faccio l’escort. Centocinquanta euro per una mezz’ora di lavoro. Più o meno quello che prendeva allo studio legale in un mese.

Francesco Mangiacapra, la sua storia l’ha voluta raccontare in prima persona, dalla tribuna dell’associazione radicale Certi diritti. Si parlava di diritti del movimento gay e Francesco ha preso la parola, come racconta il quotidiano La Stampa, per rivendicare il suo diritto di utilizzare il proprio corpo per guadagnare.

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“Non esiste vera libertà – ha detto Mangiacapre, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa – senza quella sessuale. Rivendico il diritto di usare il mio corpo per lavorare, come fanno gli scaricatori di porto e altre categorie”.

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21 Novembre 2016, 10:10

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