Frittitta e Viola dirigenti generali | Nervi tesi, bloccate le altre nomine

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22 Marzo 2017, 16:54

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PALERMO – Due nuovi dirigenti generali. E nient’altro. L’ennesimo tentativo di chiudere il mosaico delle nomine negli enti regionali è fallito anche oggi. Gli incontri avvenuti nelle ore immediatamente precedenti alla giunta, inizialmente fissata per le 11 e poi slittata fino alle 13, infatti, hanno fatto emergere la mancanza di un accordo all’interno della coalizione. Anzi, ecco spuntare nuovi problemi, assai curiosi: le tensioni, cioè, tra i Centristi per la Sicilia e l’Ncd, ora Alternativa popolare, di Angelino Alfano. Il casus belli è stata la nomina al vertice di Crias (Cassa Regionale per il Credito alle Imprese Artigiane Siciliane).

Così, alla fine gli unici incarichi assegnati sono stati quelli a Carmelo Frittitta, scelto per guidare il dipartimento dell’Urbanistica e a Fabrizio Viola che va invece a guidare il Corpo forestale. Si tratta di nomine giunte in seguito alla proposta, così come prevede la legge, dell’assessore al Territorio Maurizio Croce, presente nella giunta di Crocetta “in quota” Sicilia Futura. Frittitta, infatti, è stato fino a oggi il capo di gabinetto dell’assessore, mentre Viola è un dirigente proveniente dal dipartimento per gli interventi infrastrutturali in Agricoltura.

Tutto il resto è stato rinviato alla prossima settimana. E così “in bilico” sono rimaste nomine di grande importanza. A cominciare da quelle per l’Agricoltura: l’assessore Antonello Cracolici si preparava infatti a individuare le guide dell’Istituto zootecnico, della Stazione sperimentale di granicultura, dell’istituto per l’Incremento ippico e dell’Istituto vino e olio. In quest’ultimo caso il nome più caldo è sempre quello di Vincenzo Cusumano, dirigente gradito all’assessore che sembra comunque intenzionato a indicare dirigenti interni alla pubblica amministrazione. Una scelta che creerebbe, però, qualche problema politico all’Esa, dove da anni a guidare è un commissario esterno, pluriprorogato, come Francesco Calanna, vicinissimo al senatore Giuseppe Lumia.

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Per il nuovo vertice del Ciapi di Priolo, invece, avevano manifestato il loro gradimento gli uomini di Angelino Alfano a indicare un nome; mentre la Società interporti da tempo sta a cuore al senatore di Lumia, originario di Termini Imerese. E ancora, si attende la nomina del presidente di Irsap, dove il governo vuole confermare Maria Grazia Brandara, fedelissima del presidente Crocetta e soprattutto della vicepresidente Lo Bello. Ma le poltrone che scottano, sono anche altre: quella della Crias, come abbiamo detto. dove i centristi di Giovanni Pistorio vogliono inviare un proprio uomo. Ma come detto, ecco oggi saltare fuori i nuovi problemi: anche gli alfaniani sarebbero interessati alla Crias, e così ecco lo scatenarsi di una specie di derby catanese tra Pistorio, appunto, e la coppia Castiglione-D’Asero.

“Per me – ha suggerito intanto Crocetta – possiamo anche lasciare tutto com’è”. Una frase che suona quasi come una provocazione. Nelle settimane scorse, infatti, il governatore ha “sistemato” una sfilza di fedelissimi: da Sami Ben-Abdelaali all’Ircac, a Gaetano Montalbano al vertice di Seus, passando per la conferma di Antonio Ingroia. E se le cose restassero così, finirebbero per rimanere ai loro posti sia Maria Grazia Brandara, fedelissima della vicepresidente Lo Bello e animatrice di “Riparte Sicilia”, oggi commissario dell’Irsap e di Francesco Calanna che da anni, di proroga in proroga, è commissario dell’Esa anche grazie al “gradimento” dell’altro pilastro del movimento del governatore: il “potente senatore” (come è stato definito recentemente sul Corriere della Sera) Giuseppe Lumia.

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22 Marzo 2017, 16:54

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