20 Settembre 2013, 16:24
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PALERMO – Usò indebitamente i soldi della Fondazione Federico II, che fa capo all’Assemblea siciliana, ma l’ex deputato regionale e nazionale Alberto Acierno, condannato dalla Corte dei conti a risarcire 102 mila euro e dalla magistratura ordinaria a 6 anni e mezzo (in primo grado) per peculato e appropriazione indebita, non dovrà rimborsare la somma.
L’ha deciso la Cassazione – secondo quanto riporta Repubblica-Palermo – che ha ritenuto non competente la Corte dei conti in quanto l’ente diretto da Acierno tra il 2006 e il 2007, su nomina dell’allora presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, non è di diritto pubblico. Acierno avrebbe usato il denaro per giocare a poker online, acquistare carburante, fare un viaggio alle Maldive e per acquisti in negozi di abbigliamento e di elettrodomestici. L’ex parlamentare avrebbe anche intascato 42 mila del gruppo misto all’Ars di cui è stato presidente. La condanna penale prevede per Acierno il pagamento di una provvisionale di 144 mila euro – oltre all’interdizione dai pubblici uffici – ma il recupero delle somme non è finora avvenuto perché non è stato possibile rintracciare Acierno sia nella sua residenza che a un altro domicilio.
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20 Settembre 2013, 16:24