25 Ottobre 2017, 15:21
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PALERMO – Un ultimo saluto commosso, al quale hanno partecipato almeno mille persone. La folla ha riempito la chiesa di Maria Santissima Consolatrice, al Villaggio Ruffini, per l’ultimo viaggio di Antonio Vitale. Il funerale del ventinovenne che ha perso la vita in un terribile incidente in viale Duca degli Abruzzi è stato celebrato oggi: parenti, amici, colleghi universitari e di lavoro si sono stretti attorno ai genitori del giovane, Feliciano ed Anna, in prima fila nella chiesa gremita.
“Era il nostro mister adorato – dicono i ragazzi della squadra di calcio a 5 che Antonio allenava a Pallavicino – e rimarrà per sempre nei nostri cuori”. Era amato da tutti. Aveva preso due lauree, si dedicava allo sport, era un appassionato di calcio. E gli piaceva rendersi utile. Antonio Vitale lavorava da pochi mesi nella cooperativa Osa, era anche fisioterapista. “E la sua presenza metteva di buon umore anche chi aveva difficoltà quotidiane – racconta la figlia di un paziente -. La passione per il suo lavoro, la sua dolcezza, quel sorriso indimenticabile, rendevano le ore trascorse insieme più liete”.
“Indimenticabile Antonio – dice Alessandra – si occupava di mio padre. Quello che gli è accaduto ha provocato in tutta la mia famiglia un dolore infinito. Era un ragazzo dalla grande dolcezza e immensa capacità di comprensione”. Ricordi e lacrime sfociati in un lunghissimo applauso all’uscita del feretro dalla chiesa. Poi, l’ultima tappa, quella al campo Trinakria di via Patti, dove il ragazzo si recava ogni giorno per allenare suoi allievi, dove è stato acceso un fumogeno. “Questo posto faceva parte della sua vita da sempre – racconta un amico di famiglia -. Sarebbe diventato un grande allenatore, si impegnava tanto per migliorare sempre”.
La tragedia due giorni fa, quando lo schianto tra la sua Yamaha ed un’auto ha provocato ferite gravissime. A rivelarsi fatale è stato il trauma toracico, che ha reso inutili i disperati tentativi dei medici di salvargli la vita. Antonio Vitale ha combattuto fino all’ultimo, ma non ce l’ha fatta ed è morto poco dopo al Trauma center di Villa Sofia. La seconda croce sull’asfalto nel giro di 48 ore a Palermo: sabato notte un altro giovane ha infatti perso la vita. L’incidente si è verificato in via Sampolo, dove il trentenne Bartolomeo Mancuso, di Ustica, è finito con la sua moto contro un’auto in sosta.
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25 Ottobre 2017, 15:21