Funerali “in famiglia”| per il boss Pippo Ercolano

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01 Agosto 2012, 17:32

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L’ultimo saluto allo “Zio Pippo”, lo storico reggente del clan Ercolano – Santapaola è avvenuto all’interno della “Tenda Ulisse” messa a disposizione dal Clero catanese, nel cuore del borgo marinaro di Ognina, dove centinaia di persone hanno atteso l’arrivo della salma in composto silenzio.

Le foto di Livesicilia (CLICCA QUI per le foto) hanno documentato – nel rispetto della cerimonia – l’arrivo del feretro del capomafia, accompagnato da 20 ghirlande e sei carri funebri messi a disposizione dalla “D’Emanuele”, l’azienda fondata da “Natale D’Emanuele”, cugino di Nitto Santapaola, condannato definitivamente per omicidio e attualmente recluso per associazione mafiosa.

Una vera dimostrazione d’affetto, quella di D’Emanuele, nell’ultimo saluto allo “Zio Pippo”, tanto che l’emblema della società monopolista nel settore delle pompe funebri, è stato apposto -come documentano le foto di Livesicilia- sopra al logo della società di Franco Ragonese, altro storico amico della famiglia Ercolano, per il quale la Procura di Catania ha chiesto la trasmissione degli atti ipotizzando la falsa testimonianza nel processo a carico dei D’Emanuele.

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Il figlio di Natale, Antonino, è stato condannato in primo grado per associazione mafiosa, l’appello è in corso. Il rispetto dovuto alla salma di qualunque cittadino impone però, al giornalista, di ricordare chi è stato lo “Zio Pippo”. Se i familiari lo hanno sempre considerato “un grande lavoratore”, per la giustizia Pippo Ercolano, marito di Grazia Santapaola, sorella del boss Nitto, è stato il reggente della famiglia Ercolano Santapaola, famiglia mafiosa che ha scritto con il sangue di numerose persone gli ultimi decenni di storia alle falde dell’Etna.

Il figlio Aldo Ercolano è al 41bis come esecutore del vile agguato al giornalista Pippo Fava. L’altro figlio Enzo, recentemente assolto dall’accusa di associazione mafiosa, difeso dagli avvocati Antonio Fiumefreddo e Francesco Antille, ha ereditato lo spirito imprenditoriale del padre: gestisce una cava, un’azienda di autotrasporti ed è stato in prima linea durante le proteste dei Forconi.

Adesso a Catania, dove la mafia esiste e uccide, si apre l’interrogativo sulla successione alla guida della famiglia Ercolano-Santapaola. Negli ultimi tempi lo “Zio Pippo” aveva assunto un ruolo carismatico nella famiglia mafiosa, divenendo punto di riferimento per gli equilibri interni. Gli ambienti investigativi catanesi – secondo quanto è stato confidato a Livesicilia – stanno puntando l’attenzione su questa fase di transizione, anche in vista delle prossimi appuntamenti elettorali quando, come è tradizione a Catania, il potere mafioso e quello politico si salderanno scendendo a patti.

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01 Agosto 2012, 17:32

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