19 Maggio 2021, 17:47
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PALERMO – Sindacati della Funzione pubblica pronti allo scontro con la Regione Siciliana. Questo perché le procedure per le Professioni economiche orizzontali (Peo) dei dipendenti regionali, di tutte le categorie, non soddisfano.
I problemi riscontrati e denunciati i dalle organizzazioni sindacali sono notevoli e sono conseguenti al mancato rispetto degli accordi tra amministrazione regionale e sindacati; cioè la carente attività formativa all’inadeguatezza delle domande per valutare il livello dei candidati, dalle difficoltà di registrazione sulla piattaforma alla mancata predisposizione di postazioni informatiche per lo svolgimento delle prove, fino alla contestazione dei criteri stabiliti per l’assegnazione dei punteggi.
“Non è stato rispettato il dettato dell’accordo sottoscritto tra Aran e organizzazioni sindacali, ecco perché bisogna fermare tutto. Altrimenti, se questo percorso dovesse andare avanti in questi termini, l’assegnazione delle stesse progressioni orizzontali potrebbe divenire ‘una chimera’ in quanto oltre al nostro ricorso per condotta antisindacale la Regione potrebbe essere sommersa di ulteriori ricorsi avversi contro i risultati delle selezioni. E il danno economico sarebbe davvero molto grave e irreparabile” scrivono le sigle Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl.
Le procedure erano previste a partire da lunedì 24 maggio, infatti, adesso rischiano di saltare dopo la minaccia di ricorrere in ogni sede, anche giurisdizionale, contro la condotta del Dipartimento della Funzione pubblica, giudicata antisindacale dalle segreterie regionali. “Chiediamo l’immediata sospensione di tutte le procedure poste in essere e la convocazione di un apposito e urgentissimo incontro”, scrivono le sigle.
Le sigle sindacali hanno anche annunciato, tramite una nota, il loro disappunto alla Regione: “Le scriventi Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl si fanno portavoce del malessere dei dipendenti regionali, a causa delle procedure poste in essere per la progressione economica orizzontale, soprattutto per la parte riguardante l’attività formativa propedeutica all’esame finale”. I sindacati lamentano anche la mancata corrispondenza delle domande con le attività effettivamente svolte e le mansioni attribuite.
I malumori, però, non finiscono qui. I sindacati denunciano anche le “difficoltà per la registrazione sulla piattaforma, dalla mancanza negli uffici della Regione Siciliana di postazioni connesse ad internet e dotate di video camera che possano consentire di effettuare le prove a cominciare da quelle di esercitazione”. Da parte dei sindacati arriva la richiesta di “chiarire la parte relativa l’esatta attribuzione dei punteggi attribuiti all’esperienza professionale maturata, all’attribuzione del punteggio relativo ai titoli di studio culturali e professionali e le abilitazioni agli albi, in modo tale da definire una graduatoria”.
Le sigle, inoltre, ritengono “che gli uffici non siano attrezzati per poter consentire l’avvio delle procedure e che, in ogni caso, vanno previste delle sessioni per il personale impossibilitato, per motivi di salute o per altri motivi documentabili a partecipare alla selezione nella data stabilita”.
Visti questi problemi, i sindacati chiedono un intervento da parte dell’Assessore al ramo, per l’immediata sospensione di tutte le procedure poste in essere alla data odierna e di convocare un apposito e urgentissimo incontro, affinché venga rispettato l’accordo.
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19 Maggio 2021, 17:47