05 Febbraio 2013, 21:22
2 min di lettura
PALERMO – La Gesap e l’associazione “8 ottobre 2001” si sono costituite parte civile, assieme ai 123 passeggeri, nell’udienza preliminare svoltasi stamane davanti al gup Cesare Vincenti, che deve decidere sul rinvio a giudizio dell’ex comandante della compagnia aerea Windjet, Raoul Simoneschi, e del primo ufficiale, Fabrizio Sansa. I piloti che, accusati di caduta di aeromobile e disastro colposo, erano ai comandi dell’airbus A319 della Wind Jet, in servizio da Roma a Palermo che il 24 settembre 2010, finì fuori pista nello scalo del capoluogo siciliano dopo aver travolto un’antenna. Sul velivolo, che proveniva da Roma, c’erano 123 passeggeri. 20 di loro rimasero feriti in modo lieve, ma la paura quella sera di settembre fù davvero tanta .
Secondo quanto sostenuto dagli avvocati di parte civile i passeggeri lasciarono l’aereo utilizzando gli scivoli di emergenza, furono poi costretti a raggiungere a piedi l’aerostazione Falcone Borsellino distante un paio di chilometri. Secondo l’avvocato Mauro Torti, che assiste uno dei 123 passeggeri, quella sera la macchina dei soccorsi era praticamente assente: assenti i vigili del fuoco sulla pista, assenti le ambulanze del 118. Ai passeggeri, quella sera, sarebbero state date indicazioni confusionarie da parte dell’equipaggio.
Ed è proprio sulla mancata tempestività dei soccorsi che, contestualmente al processo per disastro colposo, va avanti l’inchiesta per omissione di soccorso. Nei mesi scorsi il gip Guglielmo Nicastro ha disposto l’iscrizione coatta nel registro degli indagati di tre assistenti di volo della compagnia aerea con l’accusa di omissione di soccorso. Si tratta di Maria Concetta Arduino, Mauro Molinelli e Tindara Ragona, della stessa accusa dovranno rispondere anche i due piloti Simoneschi e Sansa . Il giudice ha anche ordinato un supplemento d’indagine per le società e gli organi preposti ad occuparsi della sicurezza dei passeggeri all’interno dell’area dell’aeroporto, e cioè Enav, Gesap, vigili del fuoco, Apron service, Sot e Coe.
Tornando all’accusa per disastro colposo, nel frattempo, la perizia disposta dai pm ha escluso che a causare l’incidente aereo abbia contribuito il fenomeno di wind shear, il cosiddetto vento anomalo che schiaccia verso il basso gli aerei. A causare l’incidente dell’airbus A319 della Wind Jet sarebbe un errore umano. Stando alla perizia sembra che i piloti calcolarono male l’angolo di discesa. Di diverso avviso i due imputati che hanno presentato una controperizia che darebbe loro ragione. Proprio stamane la difesa del copilota Fabio Sansa ha depositato una perizia di parte nella quale emergerebbero le maggiori responsabilità del comandante nella manovra che portò all’uscita di pista del velivolo.
Intanto i legali di parte civile hanno chiesto ed ottenuto, visto il recente fallimento della compagnia Windjet, di rivalersi sulle due compagnie assicurative della compagnia aerea e di riconoscerne la responsabilità civile.
Il processo è stato rinviato al 3 aprile.
Pubblicato il
05 Febbraio 2013, 21:22