26 Ottobre 2008, 22:22
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Una “furbata” di Gilardino e una doppietta di Mutu condannano il Palermo alla prima sconfitta interna di questo campionato. Serata da amaro in bocca per la squadra di Ballardini che, però, rispetto alle altre uscite casalinghe non mostra la stessa sicurezza, pur gestendo bene il possesso palla, come sempre.
Alcuni rosanero, tuttavia, non confermano le belle prestazioni garantite al Barbera in altre occasioni. Si è certamente fatta sentire la mancanza di Bovo e Carrozzieri al centro della difesa, ma non bastano due assenze a spiegare lo stop. In classifica il Palermo resta inchiodato a 12 punti, mentre gli ospiti agganciano il Milan. La Fiorentina ha preparato benissimo la gara e ha messo in campo ottime dosi di cinismo e di precisione sotto porta. Per il Palermo – come del resto per tutte le squadre di serie A – c’è la prova d’appello già mercoledì sera, con la trasferta di Lecce, la “partita del cuore” di Fabrizio Miccoli.
Ballardini presenta la formazione annunciata, quasi come Prandelli, che però sceglie un centrocampo non del tutto preventivato, con Kuzmanovic, Donadel e Montolivo. L’ex Santana sulla carta è uno dei tre attaccanti, ma spesso si accentra e agisce quasi da mezzapunta. La difesa “rattoppata” del Palermo (senza lo squalificato Carrozzieri e l’infortunato Bovo) è chiamata a un super lavoro contro due “mostri sacri” come Mutu e Gilardino. Quest’ultimo, però, solo in modo irregolare riesce a “bucare” la retroguardia avversaria. Indirizzando in un certo modo la gara.
I viola – avanti di un punto in classifica a inizio gara – scendono in campo più convinti. Liverani è costretto subito a indossare i panni del mezzo eroe, quando dopo solo 4 minuti salva sulla linea una botta di Kuzmanovic. È il preludio di una serata che promette solo guai. La risposta sta nella scarsa reattività con cui Cavani e Miccoli non intercettano un buon passaggio di Simplicio. Il “fattaccio” che spezza l’equilibrio dell’incontro arriva al 19’: in tuffo Giardino insacca con il braccio, mentre Dellafiore accanto a lui e Amelia di fronte dormono. Tutti i replay del mondo segnalano l’errore dell’arbitro, lui non batte ciglio, idem i suoi collaboratori e la rete viene convalidata. La Fiorentina sorniona non affonda, ma tiene le redini dell’incontro. Miccoli prova a scuotere i suoi con qualche iniziativa personale, ma nel giro di pochi minuti calcia una punizione malissimo, simula un’irregolarità ai suoi danni in area e conclude debolmente fra le braccia di Frey. Il Palermo prova a trasformare la rabbia – per l’ingiustizia subita – in energia positiva e ha qualche occasione per firmare il pareggio. La prima con Cavani, che fa tutto bene, aggancia un pallone in area, si gira, dribbla i diretti avversari, ma tira fuori in diagonale. La seconda con Bresciano, che grazie a Miccoli, si trova tutto soletto in area, ma si fa ipnotizzare da Frey, che respinge il suo tiro. La buona sorte assiste i viola, che poco prima dell’intervallo allungano ancora. Dellafiore sbaglia un appoggio per Liverani, Gilardino è un falco nel recuperare il pallone ed è rapidissimo a servire al centro dell’area Mutu, che fa secco Amelia. Il vice-Buffon poco dopo risponde da campione su una sventola di Kuzmanovic, che chiude di fatto il primo tempo. Il possesso palla (a fine partita sette minuti in più per i padroni di casa) premia i rosanero, ma non basta. Per far male alla squadra di Prandelli serve molto di più. Al triplice fischio cinque rosa accerchiano l’arbitro per continuare a protestare. Ma il passato non si può cambiare.
La ripresa si apre con una doppia sorpresa: restano negli spogliatoi il portiere Amelia – che nei giorni precedenti alla gara aveva avvertito un fastidio alla coscia – e il centrale Dellafiore, entrano Fontana (accolto dagli applausi di tutto lo stadio) e il talento danese Kjaer. Mutu mette subito paura alla retroguardia rosanero e per poco Gilardino non raccoglie il suo assist a un soffio dalla porta. Basta poco e la squadra di Ballardini dimezza lo svantaggio: sulla fascia Balzaretti sfonda, pesca Miccoli che mette la sfera in mezzo all’area, Cavani sfiora appena il pallone, irrompe Simplicio che da pochi passi segna l’1-2. Il Barbera esulta con il brasiliano che, novello Robin Hood, festeggia mimando una freccia scagliata con un immaginario arco. La rete porta entusiasmo, la squadra di casa sembra essere scesa in campo con un altro spirito. Ma dura poco. Al 16’ “frittata” di Liverani: il suo retropassaggio è intercettato da Comotto che da destra serve al centro dell’area Mutu, il romeno batte a botta sicura in corsa e realizza l’1-3. Ballardini prova a dare la scossa inserendo Lanzafame al posto di Nocerino. Qualche emozione, si fa per dire, la regala Prandelli agli spettatori, facendo entrare Pazzini al posto di Gilardino a un quarto d’ora dalla fine, regalando all’ex milanista una standing ovation al contrario. Il centravanti viola si becca tonnellate di decibel sotto forma di fischi e insulti. È complicatissimo solo pensare di recuperare due reti di svantaggio alla squadra di Prandelli, ma il Palermo non lascia nulla d’intentato e ci prova fino alla fine. A una decina di minuti dal termine fine Lanzafame, raccogliendo una conclusione imprecisa di Cassani, colpisce il palo, come di recente con la maglia dell’Under 21. Ma è tutto inutile, perché un assistente dell’arbitro ha già segnalato il fuorigioco. Poco dopo un diagonale di Cavani non inquadra la porta e Simplicio, di testa, non riesce a deviare la sfera in rete. Ancora l’uruguayano impegna Frey, costringendolo alla deviazione in calcio d’angolo. E il portiere francese, quasi allo scadere, deve superarsi per salvare sulla linea un colpo di testa di Lanzafame.
PALERMO 1
FIORENTINA 3
Palermo (4-3-1-2): Amelia (1’st Fontana); Cassani, Dellafiore (1’st Kjaer), Raggi, Balzaretti; Nocerino (21’st Lanzafame), Liverani, Bresciano; Simplicio; Miccoli, Cavani.
Fiorentina (4-3-3): Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli (35’pt Kroldrup), Vargas; Kuzmanovic (18’st Almiron), Donadel; Montolivo; Santana, Gilardino (29’st Pazzini), Mutu.
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno; assistenti Alessandroni di Roma 1 e Di Liberatore di Teramo.
Reti: 19’pt Gilardino, 41’pt Mutu, 5’st Simplicio, 16’st Mutu.
Note: ammoniti Montolivo, Bresciano e Liverani; recupero 0’pt e 4’st; calci d’angolo 7-5 per la spettatori 21.679 per un incasso complessivo di 354.061 euro.
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26 Ottobre 2008, 22:22