27 Marzo 2018, 12:33
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PALERMO – “Questa è una delle due conferenze stampa di oggi. Per dire che sono in corso una serie di iniziative a raffica. Occorreva finire alcune. Ieri sera abbiamo guardato la lista di cose da finire. Firmerò tutte le carte entro Pasqua. Mi riservo di fare una conferenza stampa con il mio successore, che per quello che ho indicato a Miccichè e che credo sia stato accolto dal governatore è Sebastiano Tusa. Ogni rapporto politico e umano è interrotto, non ho motivo di parlare con Musumeci. Non posso avere a che fare con una persona che risponde a Cancelleri. Oggi firmo le mie dimissioni e le consegno, non voglio avere rapporti con Musumeci” . Così Vittorio Sgarbi oggi a Palazzo Reale. “Con Miccichè avevo parlato di Roberto Andò, poi abbiamo concordato Tusa, sono assolutamente felice che sia lui”, ha aggiunto il critico d’arte. Si conclude quindi oggi l’esperienza di assessore alla cultura per il critico d’arte. “Ho già dato la lettera di dimissioni al mio capo di gabinetto”, dice.
Sgarbi definisce Musumeci “dipendente dei 5 Stelle” e si dice pronto a discutere la mozione dei grillini “e a sputargli in faccia”. “Non prendo lezioni di linguaggio da Grillo che diceva ‘Cancronesi’ a Veronesi” . Sgarbi mostra i messaggi a cui Musumeci non ha risposto, con “maleducazione” , aggiunge. La mancata attenzione di Musumeci riguarda il piano per il Parco archeologico di Selinunte, con l’idea di una ricostruzione parziale del Tempio G che però risale già al 2011. “Non ha consentito che potessi valutare, ha rotto il patto, non gli lascio decidere il mio destino, me ne vado io” , aggiunge Sgarbi criticando Musumeci. “Mi sembra un fatto importante che lui dica che si può tornare a votare e non intende incontrare una persona che vuole realizzare quello che era il mio progetto”.
Sgarbi con voce pacata attacca Musumeci e rivendica le iniziative portate avanti nella sua gestione dell’assessorato: “Abbiamo fatto in tre mesi quello che si poteva fare in un anno. I grillini dicono che non ho fatto nulla, lo facciano loro, mi fanno schifo. Ho parlato il presidente della Regione Abruzzo, che è stato eletto come me. La sua intenzione è andarsene in settembre. Non si capisce perchè io debba essere chiamato contro i patti ad andarmene” . E ancora con una battuta: “Il mio destino è quello di essere cacciato”.
SGARBI CONTRO MUSUMECI: “LO SFIDUCIO” – VIDEO
*Aggiornamento ore 15.06
“Dopo quattro mesi se ne va il secondo assessore, a riprova che si sta sfaldando l’accozzaglia travestita da coalizione, che ha consentito a Musumeci di vincere le elezioni in Sicilia e che aveva un unico obiettivo: impedire al Movimento 5 Stelle di governare”. Lo dicono i deputati del gruppo parlamentare del M5S all’Ars, dopo le dimissioni dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Vittorio Sgarbi. “Ricorderemo Sgarbi – proseguono – per l’effigie che lo ritrae seduto in una toilette, seminudo, con una boccetta di guttalax in mano”. “Mai un rappresentante delle istituzioni – aggiungono – ha toccato livelli di decenza così bassi. Di sicuro non ne sentiremo la mancanza”. Per la capogruppo Valentina Zafarana: “Musumeci rischia di essere ricordato solo per le volgari boutades del suo assessore, di cui si è reso ostaggio per essere poi scaricato oggi con lo stesso disprezzo che ha riservato ai siciliani, quando li ha definiti parte improduttiva d’Italia e in attesa del reddito di cittadinanza”. “Una vergogna – conclude – che non avremmo mai voluto conoscere e la cui responsabilità ricade totalmente sul presidente della Regione”.
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27 Marzo 2018, 12:33