Furti con l’ausilio del jammer |Arrestati due “topi d’auto”

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30 Marzo 2018, 11:13

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CATANIA – Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato arrestato Salvatore Egitto, classe 1958, pregiudicato e Nunzio Miceli, classe 1963 pregiudicato, in quanto colti in flagranza del reato di furto pluriaggravato in concorso. Personale di questa Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio – Squadra Antirapine, durante attività di controllo del territorio finalizzata a frenare il fenomeno dei furti su auto, talvolta strumentali a successivo furto presso le abitazioni attraverso l’acquisizione di chiavi lasciate all’interno del mezzo, ha notato i due mentre si aggiravano a bordo di un’autovettura tra le auto in sosta nei pressi di piazza Santa Maria di Gesù.

Gli agenti dell’Antirapine, insospettiti dall’anomala condotta dei due, hanno proceduto a un estemporaneo servizio di osservazione che gli consentiva di notare che si affiancavano ad una Nissan Qashqai parcheggiata nella predetta piazza. Il soggetto seduto lato passeggero, identificato per Miceli, scendeva dall’autovettura e si introduceva, senza alcuna difficoltà all’interno della Nissan Qashqai, la cui portiera risultava aperta, ed asportava un borsello ivi custodito. L’equipaggio dell’Antirapine bloccava prontamente i due malviventi, noti per i precedenti specifici per reati contro il patrimonio, in particolare i furti, che venivano condotti presso gli Uffici della Squadra Mobile.

Nel contempo altro personale rintracciava il proprietario dell’autovettura oggetto di furto, un commerciante, al quale, dopo la formalizzazione della denuncia, veniva restituito il borsello. La circostanza indicata dalla vittima, certa di avere chiuso, con il proprio telecomando, la macchina e la singolare condotta dei due “topi d’auto” davano la stura ad un controllo approfondito della macchina utilizzata dai due: una Ford Fiesta.

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L’intuizione degli investigatori si rivelava di fondamentale importanza. L’accurata perquisizione dell’autovettura di Egitto e Miceli ha consentito di rilevare, abilmente occultati sotto il vano porta oggetti, 5 pulsanti installati nella carrozzeria interna, risultati collegati ad altrettanti apparati elettronici disturbatori di frequenze, c.d. “Jammer” in grado di disattivare il segnale del telecomando con cui abitualmente le persone chiudono o aprono a distanza le proprie autovetture. La “JaGmmer car” è stata, pertanto, sequestrata, mentre i due ladri sono stati arrestati.

 

 

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30 Marzo 2018, 11:13

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