18 Novembre 2015, 10:04
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RAGUSA – Carabinieri del comando provinciale di Ragusa hanno sgominato una banda di ‘predatori’ dediti ai furti in istituti scolatici e cantieri edili. Militari dell’Arma, nell’ambito dell’operazione ‘Predator’, hanno eseguito provvedimenti cautelari emessi dal Gip, su richiesta della locale Procura ed eseguito numerose perquisizioni alla ricerca della refurtiva. Le indagini sono state condotte dalla compagnia di Vittoria.
Gli arrestati, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, sono Gaetano Velardita, di 26 anni condotto in carcere, un suo omonimo, di 20 anni, posto ai domiciliari come Mario Procida, di 28 anni, e Salvatrice Trubia, di 26. Dieci persone sono state denunciate per ricettazione. L’operazione, denominata ‘Predator’ per la capacità, spiegano i carabinieri, del gruppo di razziare beni. Sono 12 i ‘colpi’ contestati alla banda che, secondo l’accusa, aveva come obiettivi cantieri edili, pubblici e privati, e istituti scolastici. Militari dell’Arma hanno recuperato la quasi totalità della refurtiva sottratta, costituita da moderna attrezzatura informatica e tecnologica – computer fissi e portatili con le relative custodie, videoproiettori, cavi e monitor utilizzati dagli studenti per le lezioni multimediali in aula – e da utensili e materiale vario per l’edilizia – trapani, seghe, attrezzi vari, piastrelle, cemento, colla – per un valore complessivo di oltre 50.000 euro. Il gruppo avrebbe agito anche su ‘commissione’ di ricettatori. La base ‘logistica’ del gruppo era Acate: nelle abitazioni degli arrestati, o in case rurali abbandonate ed occupate dagli indagati, dove era nascosta la merce rubata in attesa di essere smerciata. Che aveva un nome in codice: ‘caffè’, ‘pizza’ o ‘bottiglia’. Le indagini dei carabinieri sono state coordinate dal procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, e dal sostituto Valentina Botti. (ANSA).
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18 Novembre 2015, 10:04