Denunciò il racket| Due auto rubate alla "Calicar" - Live Sicilia

Denunciò il racket| Due auto rubate alla “Calicar”

Calì con la sua auto blindata

Ennesimo attacco all'imprenditore Gianluca Calì, che ha denunciato nel 2009 i suoi estorsori. Dopo una raffica di minacce ed intimidazioni, anche il furto di una Bmw di ventimila euro ed un'Audi, avvenuto stanotte. "Ma mi fido delle forze dell'ordine e della magistratura".

Altavilla Milicia, provincia di Palermo
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ALTAVILLA MILICIA (PALERMO) – Una Bmw nera ed un’Audi A3 blu sono state rubate stanotte dalla concessionaria “Calicar” di Altavilla Milicia, di proprietà di Gianluca Calì, l’imprenditore che ha denunciato i suoi estorsori. Il colpo è avvenuto poco prima delle due quando “hanno scavalcato almeno cinque persone e sono rimaste all’interno per circa quaranta minuti  – spiega Calì -. Sono riusciti ad impossessarsi delle chiavi delle due macchine e ad aprire il cancello. La cosa che mi fa più rabbia è che la Bmw, dal valore di circa ventimila euro, era già stata venduta ed era in consegna. Ad acquistarla – prosegue – era stato un poliziotto che si era appositamente rivolto a noi in segno di solidarietà. Ma è l’ennesimo atto vile che subisco”.

“Ora spero che i responsabili vengano individuati quanto prima. Ci sono magistrati e forze dell’ordine eccezionali che dimostrano quotidianamente che Lo Stato è più forte che mai. L’attacco forte e pesante di questa notte, dimostra che è stato ben organizzato, preparato e studiato, ma di una cosa sono pur certo – conclude l’imprenditore – che questo episodio sarà molto presto chiarito ed risolto positivamente perché molti sono gli elementi che lo permetteranno”.

Gianluca Calì è finito più volte nel mirino negli ultimi anni, dopo aver denunciato il racket e fatto arrestare i suoi estorsori nel 2009. Dopo l’incendio delle auto della sua concessionaria ed una raffica di intimidazioni telefoniche e danneggiamenti all’esterno ed all’interno dell’attività commerciale, quello di stanotte rappresenta l’ennesimo attacco all’imprenditore, che adesso si muove a bordo di un’auto blindata. Nonostante le ripetute richieste, infatti, non gli è mai stata assegnata la scorta.


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