Dal gasolio alla carta igienica: | Furto, arrestati 5 operai Rap

di

14 Aprile 2015, 07:41

2 min di lettura

PALERMO – Dal gasolio alle scope: si erano portati a casa gli attrezzi del mestiere. Blitz del commissariato di Brancaccio contro un gruppo di operai della Rap.

In cinque sono finiti agli arresti domiciliari: Antonio Cardinale, Giovanni Di Franco, Francesco Mancuso e Salvatore Messina. Per quattro è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia: Accursio Cacciabaudo, Rosario Giglietti, Maurizio Lanzarone e Girolamo Iacò (solo quest’ultimo non è dipendente Rap). Per tutti l’accusa è di furto e peculato.

Nel corso delle perquisizioni disposte dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Piero Padova sarebbe stata trovata la prova che gli operai della società che si occupa della raccolta della spazzatura in città avevano scambiato i magazzini dell’azienda come un punto di rifornimento personale. Oltre al gasolio, soprattutto in casa di Ciglietti, Mancuso e Iacò, sono stati trovati tute, sacchi, mazze, scope, detersivi e persino la carta igienica. Gli episodi contestati stati commessi dal 2013 al 2014.

Articoli Correlati

Saranno sospesi dal servizio i nove dipendenti della Rap, la società, che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo, indagati dalla Procura perché sorpresi a rubare carburante e beni aziendali. Per cinque di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari, per quattro l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. La Rap avvierà un procedimento disciplinare e non esclude il licenziamento. “Il provvedimento di sospensione immediata dal lavoro – dice il presidente della società, Sergio Marino – sarà ratificato domani nella riunione del Cda. Valuteremo i documenti e gli atti, che ci saranno trasmessi dalla Procura, per decidere le sanzioni da applicare, incluso il licenziamento. Lo avevamo già deciso nel 2013 in casi analoghi”.

“Licenziamento immediato: è questo quello che merita chi ruba alla collettività. I palermitani sono stanchi di assistere all’ennesimo saccheggio delle proprio tasche, il tutto dopo gli enormi sacrifici fatti per pagare la Tassa sui rifiuti, unica vera entrata della Rap”. Lo dicono i consiglieri comunali di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti. “Finirà che per un manipolo di ladri e fannulloni, a pagare le conseguenze saranno coloro che invece vogliono fare il proprio lavoro onestamente – dicono Caracausi e Occhipinti – Bisogna che le pene siano esemplari e che i controlli siano ancora più assidui; gli stessi lavoratori Rap, quelli che tengono al proprio lavoro, siano il primo ostacolo a questo malaffare che denigra poi tutti i lavoratori dell’azienda. Ai dipendenti onesti diciamo: tenete pulita la vostra città, denunciate chi ruba e chi non vuole lavorare, solo così potrete recuperare la stima di una città e dei palermitani che chiedono solamente la città pulita e onestà nell’usare le risorse pubbliche. Il sindaco crei immediatamente una commissione di vigilanza per tutti i lavoratori delle partecipate e prenda provvedimenti nei confronti di chi non lavora e ruba, ma anche nei confronti di chi è preposto al controllo”.

 

Pubblicato il

14 Aprile 2015, 07:41

Condividi sui social