21 Settembre 2024, 18:37
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SIRACUSA – Ha preso il via, a Siracusa, il G7 legato all’agricoltura e alla pesca che vedrà la partecipazione degli Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito e di nove Paesi africani
All’apertura del DiviNaziona Expo ha partecipato il premier Giorgia Meloni che ha esordito parlando di expo che “se le cose, quest’anno, andranno come noi crediamo varrà fino a 70 miliardi di euro euro. È il valore della nostra ricchezza che viene prodotta dagli agricoltori. L’agroalimentare del Made in Italy è un pezzo straordinario della nostra identità conosciuto dappertutto”.
“Le polemiche ci stanno sempre in Italia, io preferisco lavorare se mi consente, le polemiche le lascio agli altri”, ha continua la premier.
Tra i ministri presenti, naturalmente, Francesco Lollobrigida che guida il dicastero legato all’agricoltura e la pesca. Il ministro ha parlato della siccità in Sicilia e delle devastanti piogge in Emilia Romagna: “Situazioni drammatiche a relativamente pochi chilometri di distanza, che devono prevedere da parte nostra una responsabilità maggiore rispetto al passato per realizzare infrastrutture e strategie di intervento”.
“Solidarietà ai cittadini di quelle aree dell’Emilia Romagna già colpite da un evento alluvionale e adesso nuovamente colpite da un evento di questa natura per il quale“, ha aggiunto Lollobrigida.
“Bisogna prendere atto che non si tratta di emergenze ma di eventi ciclici dovuti alle accelerazioni del cambio climatico e vanno previste opere che mettano in condizione di diminuirne gli effetti. In Sicilia abbiamo una situazione critica dovuta a una siccità lunga. In queste ore mentre, dall’altra parte drammaticamente c’è stata troppa pioggia – ha detto ancora il ministro – qui comincia ad essercene un po’, devo dire per fortuna, e questo per noi è un bene perché quando c’è acqua il tessuto torna ad essere verde”.
“Agricoltura e pesca straordinariamente importanti nella produzione di cibo ma anche in qualcos’altro che spesso viene sottovalutato, che è nella protezione del territorio perché gli agricoltori e i pescatori sono i primi ambientalisti quelli che hanno nella terra e nel mare il bene più prezioso, sono quelli che naturalmente proteggono questi beni”.
Tra i presenti anche il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Il governatore siciliano ha parlato della siccità che ha colpito l’Isola: “Lavoriamo al fianco del ministro Lollobrigida, che presta molta attenzione nell’affrontare il tema della siccità, che si coniuga con il cambiamento climatico, al quale ci dobbiamo abituare. Sono convinto che ormai dobbiamo entrare nella logica che non è più una situazione di straordinarietà, ma di ordinarietà alla quale dobbiamo adeguare i nostri sistemi di risposta, i nostri sistemi infrastrutturali e di pensiero”.
La Regione Siciliana sta lavorando per lenire i problemi legati alla siccità, si è parlato tanto dei dissalatori, Schifani sa che la burocrazia rallenta tutte le procedure: “Se c’è una cosa che, a livello istituzionale, in Sicilia non mancano sono le risorse, i problemi sono i tempi e le procedure, pareri e contro pareri, regole del sistema sulle procedure”.
“Ho chiesto al governo Meloni che si possano realizzare i dissalatori utilizzando il ‘modello Genova’, cioè in deroga a procedure farraginose, così come ho chiesto la possibilità di realizzare i termovalorizzatori utilizzando il modello di Roma. Le deroghe servono per volare con i tempi. I dissalatori, secondo le regole attuali, non si registrano prima di 24 mesi. Con le nostre risorse, 90 milioni, ne realizzeremo tre che sbloccheranno a regime 700-800 litri di acqua al secondo”.
“Stiamo lavorando – ha aggiunto il governatore – assieme al governo affinché venga definita la ‘raffinazione’ dell’ultima parte dell’acqua per poterla utilizzare per l’irrigazione. È uno degli investimenti che la Regione è pronta a fare. Non basta solo depurare l’acqua, ma evitare che una parte vada a mare venga utilizzata invece nei campi”.
Mentre la Sicilia è colpita dalla siccità, in Emilia Romagna le piogge hanno causato tanti danni, per questo si è parlato di polizze assicurative per far fonte alle calamità. A questo Schifani risponde: “C’è chi può permetterselo e chi no. Secondo me bisogna affrontare queste calamità in chiave strutturale, organica e strategica, al di là della capacità dei singoli di potersi consentire una polizza o meno“.
“La responsabilità delle istituzioni e del politico deve essere quella di fare in modo che i cittadini siano tutelati a tutto tondo da questi eventi, non in maniera quasi classista in base a chi può permetterselo o meno. Io devo tutelare i siciliani da questi eventi”.
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21 Settembre 2024, 18:37