Incidenti, auto in fiamme o in avaria| Nuovi casi in galleria Tremonzelli

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09 Luglio 2017, 16:41

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PALERMO – Pochi minuti, ma interminabili. Tutti i sistemi di controllo si sono disattivati, l’auto segnalava l’avaria al motore, la potenza del motore è diminuita almeno del cinquanta per cento, il mezzo è diventato improvvisamente instabile.

Chi era al volante stava effettuando un sorpasso quando la sua macchina è andata in tilt. Aveva appena percorso la galleria di Tremonzelli, sull’autostrada A19 Palermo-Catania. Ed ha temuto il peggio. “Non riuscivo più a controllare l’auto – racconta ancora con l’angoscia negli occhi – non ho capito cosa è successo”.

Si tratta di uno dei tanti episodi anomali registrati lungo l’autostrada che conduce alla città etnea: il tunnel dei misteri colpisce ancora e nell’ultimo mese non solo auto in avaria, ma anche tre mezzi a fuoco. E’ successo a fine maggio in direzione di Palermo, quando un furgone è andato in fiamme pochi metri dopo la galleria. I primi di giugno e a metà mese, in altre due auto si è verificato un principio di incendio: alla vista del fumo, per fortuna, chi era alla guida è riuscito a fermarsi in tempo e a lanciare l’allarme.

Casi che continuano ad alimentare il “giallo” in cui è avvolta la galleria più lunga dell’autostrada A19, dando vita a vere e proprie leggende che trovano comunque nei frequenti episodi di “auto in avaria” o inspiegabili incidenti, parte di verità.

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E con il traffico più intenso verso le località balneari, è stato proprio il mese di giugno a registrare una escalation di disagi nei pressi del tunnel di Tremonzelli, con il traffico andato in tilt soprattutto nei weekend e sempre in seguito a casi anomali. In una sola giornata tre auto sono rimaste in panne, in un’occasione proprio all’interno della galleria.

Poi è stata la volta di una motocicletta: l’uomo a bordo ha riferito alla polizia stradale di averne improvvisamente perso il controllo. Il 20 giugno un altro incidente duecento metri prima dell’ingresso, sono rimaste coinvolte due auto, una delle due avrebbe improvvisamente perso velocità.

Per alcuni anni si è parlato di una fonte di energia misteriosa che provocherebbe un’esposizione eccessiva a campi elettromagnetici, ma da tempo l’Anas ha assicurato che la galleria viene alimentata con un sistema di illuminazione elettrico tradizionale e che nel corso dei numerosi sopralluoghi effettuati, non sono mai risultate dispersioni termiche, elettriche o elettromagnetiche. Anche il monitoraggio effettuato negli scorsi anni dall’Arpa, tramite due centraline, non ha rilevato alcuna anomalia.

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09 Luglio 2017, 16:41

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