Dopo le polemiche, il via libera | Arriva il garante dei disabili

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12 Gennaio 2018, 13:19

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PALERMO – La semplice approvazione del regolamento che disciplina la figura del garante comunale dei diritti delle persone con disabilità a Sala delle Lapidi ha scatenato un putiferio. Se ne discute da due giorni in sedute fiume, l’ultima, ieri, è durata 5 ore, ma maggioranza e opposizione continuano a fare scintille. Stamattina l’ultimo atto: il regolamento è stato approvato, anche se non lascia pienamente soddisfatti buona parte dei quaranta consiglieri. Facendo un passo indietro: cosa fa il garante e che ruolo svolge questa figura? Qual è la sua importanza in un momento in cui la questione dei diritti dei disabili è tornata al centro della cronaca dopo le aspre proteste in piazza e nelle principali tv nazionali?

La legge regionale che disciplina l’argomento prevede la presenza di un garante a livello centrale e lascia la discrezionalità ad ogni singolo comune, nello specifico al sindaco, di nominarne uno a livello locale. Il garante dovrebbe tutelare i diritti delle persone diversamente abili e delle loro famiglie, con l’obiettivo di consolidare il rapporto diretto fra i cittadini e l’Amministrazione. L’ istituzione di questa figura dovrebbe garantire inoltre l’integrazione e assicurare che i sevizi offerti siano attivi e funzionali. E ancora, dovrebbe segnala eventuali carenze, informare i cittadini dei loro diritti, illustrare e proporre attività volte a sviluppare la conoscenza delle norme sulla disabilità, interagendo con l’Amministrazione, le associazioni del terzo settore e i soggetti direttamente interessati. Il garante però non ha nessun inquadramento a livello amministrativo e il suo ruolo non deve comportare nessun onere economico. In altre parole, deve essere sì un professionista, ma deve svolgere la sua funzione in maniera assolutamente gratuita.

Ed è stato proprio quest’ultimo aspetto a scatenare le più aspre polemiche in Consiglio: in questi giorni i più agguerriti in aula sono stati il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle e la consigliera Marianna Caronia. Proprio quest’ultima, insieme ai colleghi pentastellati, nel corso della discussione di ieri è stata firmataria rispettivamente di un emendamento e un ordine del giorno, il primo prevedeva la possibilità di fornire al garante almeno un ufficio all’interno della sede dell’assessorato alle Attività sociali, il secondo avrebbe voluto garantire un rimborso spese. Ma la normativa regionale che disciplina la figura e sulla quale l’assessore alle Attività sociali e gli uffici si sono basati per delineare il regolamento comunale, come detto, non prevede nessun onere economico e strutturale a sostegno del garante. “In questo senso farò di tutto per modificare la legge e il regolamento regionale – aveva detto ieri Caronia – il garante svolge un ruolo delicato, ha bisogno di mezzi a supporto. Nessuno ha mai parlato di stipendi o assunzioni, qui si parla di semplice buon senso e di dare la possibilità ad una figura così importante di poter fare a pieno il proprio lavoro. Non possiamo certo pretendere che svolga le proprie funzioni a spese proprie”.

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Da qui il caos, scintille fra maggioranza e opposizione, tensioni che ieri sono state in qualche modo sciolte solo dall’intervento del Ragioniere generale, Paolo Bohuslav Basile, che intervenendo in aula su richiesta proprio di Marianna Caronia, e rifacendosi fedelmente alla legge regionale, ha messo definitivamente un veto sulla possibilità di conferire al garante qualsiasi tipo di rimborso o stipendio, di qui la decisione della maggioranza di bocciare la proposta. “Il M5S – scriveva ieri il gruppo in una nota – unitamente a tutta l’opposizione, aveva proposto un ordine del giorno che prevedeva l’impegno dell’Amministrazione attiva, nelle more della redazione del Bilancio di Previsione, a voler individuare le somme necessarie per il rimborso delle spese. Respingendo questo ordine del giorno la maggioranza ha perso l’occasione di dimostrare la propria onestà intellettuale, la propria capacità di lavorare in armonia per il bene della città e delle persone più deboli della nostra società”. Ha visto la luce invece l’emendamento che darà la possibilità a questa figura professionale di avere un proprio ufficio, e quindi strumenti per l’espletamento delle proprie funzioni, nella sede delle Attività sociali. “Tutto ciò che è in nostro potere fare per agevolare la vita alle persone con disabilità va fatto senza remore – aveva detto il forzista Giulio Tantillo – voglio sottolineare però che prima di stilare la delibera per delineare il regolamento comunale secondo me sarebbe stato più opportuno rivedere, e bene, il regolamento a livello regionale. Non c’è uniformità nel testo, la discrezionalità dei comuni non è un elemento positivo, per esempio. La questione va affrontata con estrema serietà”.

Oggi l’approvazione del regolamento ha messo fine alla bagarre nel corso una seduta lampo. Esprime soddisfazione il sindaco Leoluca Orlando: “Si tratta di una ulteriore tessera per mettere in sicurezza una città accogliente che considera la diversità un valore rifiutando logiche di emarginazione e di mortificazione in un anno nel quale Palermo intende confermarsi come Capitale della Cultura non soltanto artistica ma soprattutto della Cultura dei diritti di tutti e di ciascuno”. Per l’assessore alla Cittadinanza, Giuseppe Mattina, “il Garante insieme all’istituzione dell’organismo territoriale per i diritti delle persone con disabilità rappresentano un passaggio unico per garantire a tutti diritti e opportunità. Dobbiamo fare ancora tanto, tanto va migliorato ma continueremo con ostinazione verso questa direzione”. Nei prossimi giorni su sito istituzionale del Comune di Palermo  verrà pubblicato un avviso per procedere all’individuazione e alla nomina del Garante. Orlando e Mattina, infine esprimono “un ringraziamento al Consiglio comunale e alla commissione per il lavoro fatto che ha permesso l’istituzione di una figura così importante”. 

“E’ la prosecuzione di un percorso intrapreso dall’Amministrazione nel 2013 con l’istituzione del Garante per l’adolescenza e l’infanzia – dichiara Katia Orlando, consigliera comunale di Sinistra Comune – ciò evidenzia a mio parere una crescente e significativa sensibilità nei confronti dei soggetti che necessitano di maggiore attenzione da parte della comunità e delle istituzioni”. Il capogruppo del Pd Dario Chinnici ringrazia l’assessore alle Attività sociali Giuseppe Mattina e aggiunge: “Più diritti, più inclusione sociale, più integrazione. E’ questa la strada che dobbiamo percorrere”. E’ soddisfatto anche il presidente della quarta commissione Gianluca Inzerillodi Sicilia futura: “Ringrazio i componenti della commissione per l’ottimo lavoro svolto non curandosi delle appartenenze politiche e dando priorità al bene comune”. “Sebbene ci sia stato un confronto serrato su un punto in particolare, il Consiglio non poteva non approvare la delibera – dice Tony Sala – Certo, si sarebbe potuto fare di più, ma la legge regionale non consente di assegnare fondi al garante. Adesso la partita si sposta all’Ars, infatti per migliorare l’azione del garante, che svolge l’attività su base volontaria, deve essere cambiata la norma per prevedere un apposito capitolo di bilancio”. “L’approvazione è un atto di civiltà diventata oggi realtà in consiglio comunale grazie anche al Movimento 5 Stelle e al lavoro svolto dalla quarta commissione di cui sono membro – scrive il consigliere pentastellato Antonino Randazzo – Un regolamento che riconosce e apprezza il lavoro svolto dai gruppi di enti, associazioni di cittadini che formano l’Organismo territoriale per la promozione dei diritti delle persone con disabilità ”. “Mi ritengo soddisfatta dell’approvazione – dice Marianna Caronia – grazie all’emendamento che abbiamo fatto approvare ieri il regolamento comunale fa addirittura un passo in più rispetto a quello regionale che mi impegno a cambiare in quanto deputata. E’ necessario apportare delle modifiche, se no rischiamo di rendere assolutamente inutile e inefficace una figura come quella del garante”.

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12 Gennaio 2018, 13:19

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