13 Dicembre 2012, 19:03
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CATANIA. Il Catania si gode il momento. Due vittorie esterne consecutive sono abbastanza per poter guardare con ottimismo al prosieguo della stagione. Morale alto nell’ambiente ed intanto, oggi l’amministratore delegato dei rossoazzurri, Sergio Gasparin, sentito da Itasportpress è tornato sul buon momento degli etnei. “Altre volte avevamo sfiorato il colpo grosso fuori casa – ha spiegato-. In campionato, con la Roma e con l’Udinese, abbiamo subìto il pareggio a tempo scaduto. Qualche episodio ci è stato sfavorevole altre volte ma ieri il palo di Paletta ci ha restituito qualcosa. Il calcio è fatto anche di fortuna e non solo di bravura. Mi conforta però un dato: la squadra sta assumendo sempre più una sua identità con una forma mentis più precisa. Questo ci fa guardare con ottimismo al futuro perché il risultato è la conseguenza di una buona prestazione”.
Sergio Gasparin, è proiettato alla sfida di domenica al Massimino: vincere costituirebbe un buon viatico in vista della pausa natalizia ed anche grande regalo per i supporters di fede rosso azzurra. “Sarebbe un bel segnale di continuità per l’ambiente – dice l’ad – ma anche per la convinzione dei nostri mezzi e poi farebbe aumentare il divario di punti con le ultime della classifica. Sarà però una gara difficile perché la Sampdoria ha grandi qualità e giocatori di valore. Per la verità noi non siamo da meno e abbiamo in rosa elementi importanti. sarà una gara incerta e difficile, ma noi cercheremo di farla nostra al di là delle assenze importanti. Va detto però che, chi è subentrato, non ha fatto rimpiangere il compagno dando una dimostrazione positiva”.
Intervento, poi, anche dell’agente di Marco Biagianti che svela l’interessamento del Genoa per il centrocampista etneo: “Marco sta benissimo a Catania e non vuole lasciare la piazza. Fa piacere sapere che è seguito da altri club di A. E’ il capitano della squadra rossazzurra ed ha giocato meno per colpa di qualche infortunio. Se resta a Catania per me è un privilegio perché la società etnea è d’avanguardia con un presidente passionale e una società organizzata. Di solito un giocatore vuole sempre giocare e magari se non trova spazio lo cerca altrove. Però dipende anche dalla società d’appartenenza poter andare via”.
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13 Dicembre 2012, 19:03