PALERMO – Il conflitto nella Striscia di Gaza provoca polemiche anche al consiglio comunale di Palermo. La maggioranza ha infatti bocciato l’ordine del giorno delle opposizioni, che chiedeva di riconoscere lo Stato palestinese e interrompere le relazioni con Israele, ma approvato quello del centrodestra che ricalca la posizione del Governo Meloni.
Già la scorsa settimana le minoranze avevano tentato di far passare l’ordine del giorno, in concomitanza con il corteo che ha invaso la città a sostegno della popolazione palestinese. Tema che oggi è tornato in Aula, durante i lavori sul rendiconto.
La proposta del centrosinistra ha incassato solo 12 sì e ben 19 astenuti, cosa che ne ha comportato la bocciatura. La maggioranza quasi al termine della seduta ha poi presentato un secondo ordine del giorno, che subordina il riconoscimento della Palestina al rilascio degli ostaggi israeliani e all’esclusione di Hamas dal futuro governo locale.
Il centrodestra
“Abbiamo redatto e votato in aula un ordine del giorno di condanna delle violazioni del diritto umanitario che sta subendo il popolo palestinese a Gaza; contestualmente, come consiglio comunale, desideriamo impegnare il governo ad attivarsi mettendo in campo tutte le risorse diplomatiche con tutti i paesi del Mediterraneo e del Medioriente per rendere ancora più solide le relazioni nell’area allo scopo di coltivare la soluzione “due popoli due stati”. In tale orizzonte riteniamo opportuno che si addivenga in tempi brevi al riconoscimento dello stato di Palestina purché Hamas rilasci gli ostaggi ancora trattenuti e venga estromesso dal futuro governo della Palestina”.
Lo dichiarano i capigruppo di maggioranza Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo-Grande Sicilia), Domenico Bonanno (Dc), Sabrina Figuccia (Lega), Giuseppe Milazzo (Fdi) e Leopoldo Piampiano (Fi).
Opposizioni all’attacco
“Se la maggioranza avesse davvero voluto sostenere l’idea del riconoscimento dello Stato di Palestina, un gesto di civiltà e di valore universale – soprattutto in una città come Palermo – avrebbe potuto tranquillamente votare il nostro ordine del giorno. Invece ha scelto di bocciarlo, rifugiandosi in un’astensione immotivata, e di presentare poi un documento che ricalca le posizioni della premier Meloni e subordina il riconoscimento della Palestina alla liberazione degli ostaggi”.
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di Avs Giambrone e Mangano, di Oso Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.
“Questo atteggiamento ignora volutamente la forza dell’atto politico del riconoscimento e il messaggio chiaro nei confronti di Netanyahu: devono esistere due Stati! Dimostra inoltre due cose: da un lato l’appiattimento della maggioranza che sostiene Lagalla sulle posizioni di Fratelli d’Italia, dall’altro la subordinazione di una questione seria come quella palestinese alle logiche interne di coalizione”.

