04 Novembre 2008, 09:06
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Il Nucleo di Polizia Tributaria della guardia di Finanza ha rilevato presunte “gravi anomalie in ordine alla gestione del servizio di tesoreria affidato in convenzione – nel 1997 e con scadenza 2001 – dal Comune di Catania al Banco di Sicilia”.
In particolare – fanno sapere in una nota le Fiamme Gialle -, “la convenzione scaduta nel 2001 prevedeva che, sette mesi prima dello spirare della stessa, i funzionari comunali responsabili avrebbero dovuto proporre agli organi di governo locale uno schema di convenzione in base al quale indire una nuova gara di affidamento del servizio di tesoreria”.
Le indagini avrebbero messo in luce tuttavia che “non fu adempiuto a tale prescrizione; conseguentemente il Banco di Sicilia continuò ad erogare – in regime di ‘prorogatio’ – il servizio di tesoreria, applicando le medesime condizioni previste dalla convenzione scaduta”.
“Dal 2003 – continua la Guardia di Finanza – si è inoltre registrato un aumento dei tassi debitori sulle anticipazioni, con conseguenti maggiori oneri finanziari a carico del Comune”. Il danno erariale per le casse comunali è stato stimato dalle fiamme gialle in 1.082.000 euro, tra il 2003 e il 2004. Ai giudici della procura regionale della Corte dei conti spetterà ora la valutazione di merito sulla segnalazione.
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04 Novembre 2008, 09:06