21 Giugno 2021, 09:51
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GELA – E’ accusato di violenza e atti sessuali con minorenni, un carabiniere e catechista di Gela per il quale la Procura ha disposto la notifica dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari. L’attività è condotta dal sostituto procuratore Mario Calabrese, coordinato dal procuratore Fernando Asaro.
Tutto sarebbe partito grazie alla denuncia presentata dalla ex moglie del militare, indagato anche per maltrattamenti in famiglia. Secondo l’accusa l’indagato avrebbe in più occasioni maltrattato la ex moglie, con la quale è in corso una causa di divorzio e abusato del figlio, che in via cautelare è stato affidato esclusivamente alla madre.
Le indagini avrebbero fatto emergere dei contatti nelle parti intime. La violenza, infatti, viene contestata nella forma della lieve entità. Lieve ma pur sempre gravissima tenendo conto che i protagonisti sono padre e figlio.
Qualche mese fa, i legali delle due presunte vittime avevano denunciato che il carabiniere, nonostante le pesanti accuse, fosse ancora in servizio presso l’Arma e fosse secondo i legali “molto attivo nelle attività della Diocesi di Piazza Armerina, già al centro dell’indagine per abusi sessuali che ha portato all’arresto del sacerdote Giuseppe Rugolo”.
Siamo nella stesa diocesi, ma territorialmente c’è parecchia distanza fra la città di Enna, dove lavorava padre Rugolo, e Gela dove c’è la chiesa in cui saltuariamente il carabiniere ha svolto attività di catechista.
Gli investigatori hanno ritenuto attendibile il racconto del minore, che costituisce l’ossatura dell’avviso di conclusione delle indagini. Al momento non risultano altri episodi con altri bambini per sfortunati protagonisti.
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21 Giugno 2021, 09:51