Gerolin: “È il mercato giusto | Zamparini ha fatto sforzi" - Live Sicilia

Gerolin: “È il mercato giusto | Zamparini ha fatto sforzi”

Il direttore sportivo ritiene che il Palermo si sia mosso bene durante la finestra di riparazione appena conclusa. Tra giocatori che hanno rimpolpato la rosa e altri che sono stati lasciati partire. Ma ora bisogna pensare solo al campionato, con il Milan che arriverà domani.

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PALERMO – La sessione invernale di calciomercato si è chiusa e il Palermo non ha centrato il botto finale tanto atteso. Eppure per Manuel Gerolin, direttore sportivo del club rosanero, il voto alla campagna acquisti è positivo: “Abbiamo iniziato questo mercato due mesi fa. Già da venti giorni avevo detto che in base alla situazione di classifica avremmo cercato di capire alcune situazioni. Con una classifica diversa, il nostro mercato sarebbe stato diverso, invece abbiamo deciso di inserire altri giovani consci di una loro crescita nella seconda parte di campionato. Sapevamo che con una squadra giovane e piena di stranieri serve tempo, siamo arrivati in una posizione di classifica non bellissima, ma che ci fa sperare in un futuro migliore, per una squadra che il prossimo anno possa avere la maturazione giusta e fare il salto con nuovi innesti”.

Il punto di forza del Palermo resta la sua carovana di giovani pronti ad esplodere: “Penso a Goldaniga che all’inizio non giocava. Normale che faccia ancora degli errori, solo così si migliora, ma è un prospetto importante. Poi non abbiamo preso un sostituto di Lazaar perché con la difesa a quattro possiamo benissimo alternare Rispoli e Morganella. In più abbiamo un grandissimo prospetto che è Pezzella”. Per questi ragazzi, il Palermo non ha voluto ascoltare proposte: “Non c’è stata nessuna trattativa per i nostri giovani perché la porta era chiusa da parte nostra”. Anche per Hiljemark, messo mediaticamente sul mercato dall’intermediario che lo ha portato in rosa: “L’intermediario che ha portato qui Hiljemark non è attendibile – ribatte Gerolin -. Si tratta di un ragazzo del ’92, è un giocatore di qualità, ma deve ancora dimostrare tutto qui”.

La presenza di tanti giocatori con poca esperienza, però, non deve far dimenticare l’importanza dello zoccolo duro di questa squadra: “Sorrentino, Vazquez, Rispoli, Jajalo e Gilardino, ovvero i nostri uomini di esperienza, sono ancora qui. Per il prossimo anno ci muoveremo con i tempi giusti e nei modi giusti”. Oltretutto, il lavoro in uscita fatto nell’ultimo anno ha permesso al Palermo di alleggerirsi: “Non dimentichiamo gli sforzi fatti da Zamparini per liberarsi di ingaggi pesanti: Della Rocca, Troianiello, Terzi, Bolzoni e Rigoni erano ingaggi importantissimi che in una società come la nostra non hanno senso. Gente da seicento mila euro all’anno deve andare in una grande squadra”.

Tra le uscite, spicca quella di Abdelhamid El Kaoutari. Acquistato in estate e immediatamente schierato tra i titolari, il marocchino è stato escluso dalla rosa e ceduto in prestito al Remis dopo un mese passato in Francia: “La sua assenza era concordata – ammette Gerollin – per far sì che lui e il suo procuratore trovassero una sistemazione. Purtroppo è arrivata solo all’ultimo giorno. El Kaoutari è comunque un giocatore che per cinque anni ha militato in Ligue 1, è un giocatore di livello. Ha avuto solamente dei problemi di ambientamento legati al credo religioso”. Altra cessione che ha alimentato dubbi è quella di Arteaga, rimasto meno di un mese in Sicilia: “Arteaga è un capitale del Palermo e va tutelato. Andare all’Hajduk Spalato, la principale società croata, penso sia una scelta perfetta. Magari il prossimo anno ci troveremo un giocatore di grandissima qualità. Abbiamo fatto delle scelte così come per Cassini”.

Ma col mercato chiuso, il Palermo deve ora pensare al campo. Domani si scende in campo contro il Milan, sfida nella quale Gerolin spera in un risultato positivo: “Mi aspetto continuità, ovvero far quattro-cinque partite positive. A prescindere dal risultato, serve continuità di prestazione. I ragazzi devono continuare sulla strada intrapresa. Il Milan non è il Carpi e la squadra è quella. Anche se non avesse vinto il derby, sarebbe stato lo stesso. Lo rispettiamo, ma sono convinto che faremo una buonissima partita”. D’altronde, l’impatto avuto da Schelotto sta dando rassicurazioni ai rosa: “Non mi ha sorpreso. Ha trovato un ambiente sano con gente che dà l’anima per il Palermo. Ma lui è inoltre una persona di livello e ha fatto buone cose da allenatore al Lanus. C’erano tutte le prospettive per far bene. Ha messo delle regole, ma questo aiuta se ci sono dei risultati”.


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