Gerolin: "Palermo, sono stato bene | Club incassa tanto e spende poco" - Live Sicilia

Gerolin: “Palermo, sono stato bene | Club incassa tanto e spende poco”

L'ex direttore sportivo rosa torna sulla sua avventura, con alcuni retroscena sul mercato dell'estate 2015.

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PALERMO – Un po’ di sofferenza soprattutto nella fase finale dell’avventura, ma Manuel Gerolin non rinnega le stagioni vissute a Palermo. L’ex direttore sportivo rosanero sostiene che il periodo vissuto alla corte di Maurizio Zamparini non è stata troppo negativa, visto che ha avuto modo di crescere come dirigente alla ricerca di giocatori e al centro di alcune gestioni tecniche un po’ spinose: “Quella di Palermo è stata un’esperienza positiva – sostiene Gerolin, intervistato da Tuttomercatoweb – : lavorare una stagione e mezza con Zamparini comunque è stato formativo. Poi la città ha tutto per far crescere i giocatori, soprattutto i sudamericani è come se fossero a casa: Mondello sembra Rio de Jaineiro e Buenos Aires sembra Palermo. Poi la gente è meravigliosa, ti lascia lavorare. E in una stagione come quella dell’anno scorso che fino all’ultima domenica è stata tiratissima le contestazioni sono sempre state sempre educate e serie”.

Gerolin svela anche quanto è accaduto durante la scorsa estate, in cui l’attacco è stato praticamente smantellato e gli obiettivi annunciati non sono arrivati: “Non avevamo grandi risorse, ma ho condiviso la linea societaria. Il Presidente ha venduto Dybala e Belotti, abbiamo dovuto rifare l’attacco. E senza grandi risorse, si sa, non è facile. Avremmo voluto prendere Defrel ma c’era tanta concorrenza e quando devi prendere un giocatore di buon livello ci vuole un contratto adeguato. Zamparini doveva recuperare soldi e quindi abbiamo adottato una linea un po’ al risparmio con l’obiettivo di ottenere salvezza. Incassando circa quarantotto milioni e spendendone circa 7-8 non era facile come poteva sembrare. Nonostante le problematiche l’obiettivo è stato raggiunto, a febbraio eravamo in una posizione interessante: dopo Sassuolo ero anche partito per l’Argentina per visionare alcuni giocatori perché ero tranquillo, poi abbiamo iniziato a perdere, ci sono stati infortuni e abbiamo dovuto soffrire. Ma tutti hanno remato dalla stessa parte: i giocatori che sapevano di dover andare via hanno dato tutto, così come i più giovani che dovevano conoscere il campionato. Tutti insieme così abbiamo mantenuto la categoria, che per Palermo è importante, fondamentale”.

Tra i momenti più caotici della scorsa stagione, c’è la sfida di Verona contro l’Hellas. La lite alla vigilia, la vittoria con gol di Vazquez, lo sfogo di Sorrentino nel post-partita. Gerolin ricostruisce tutto il weekend: “Dico la verità: non abbiamo fatto una grandissima gestione delle situazioni. Per qunato riguarda la lite Sorrentino-Ballardini, il mister la domenica ha vinto a Verona – perché faceva parte anche lui della squadra, ha preparato la partita e non è vero il contrario – ma s’è sentito abbandonato e dopo la partita non ha fatto le interviste. La società non è riuscita a bloccare l’intervista di Sorrentino, io stavo facendo l’intervista al posto di Ballardini. Sorrentino è andato da solo. Io stavo parlando al posto di Ballardini, il cui errore è stato quello di non rilasciare l’intervista come da prassi. Tutte le parti non hanno gestito bene la vicenda. E quando dico tutte le parti dico Ballardini, Sorrentino e la società. Però dopo quella lite s’è fortificato il gruppo: dal ritorno di Ballardini non c’è più stato nessun problema”.

Non mancano alcune considerazioni, da parte di Gerolin, sul mercato che il Palermo ha finora condotto, soprattutto in uscita. Sia Gilardino che Vazquez sono andati via, ma l’ex ds vuol dare fiducia al club di viale del Fante: “Manca ancora tutto il mercato. E quello del Palermo non è ancora cominciato. Zamparini e Foschi sapranno rimpiazzare Gilardino, sanno che l’anno scorso è stato molto importante. Per quanto riguarda Gila, l’Empoli sa fare grandi colpi da tempo. Gila non ha bisogno di presentazioni, è affidabile. Vazquez è un giocatore fortissimo, lo ha dimostrato. Ha dei fondamentali tecnici impressionanti, deve solo adattarsi all’ambiente e ha bisogno di sentire una fiducia incondizionata attorno a sé. Se ha questo può dare tanto, altrimenti fa fatica perché a livello caratteriale non è fortissimo”.


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