23 Gennaio 2016, 15:20
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PALERMO – Ancora niente documentazione per Guillermo Barros Schelotto. L’allenatore argentino non ha ottenuto il via libera dal Coni per poter essere tesserato dal Palermo, motivo per cui domenica lascerà il posto in panchina a Giovanni Bosi, attuale tecnico della Primavera. Il suo posto in sala stampa, invece, viene preso dal direttore sportivo Manuel Gerolin, che precisa la situazione attuale dei rosa: “Ancora non sappiamo chi andrà in panchina, se ne occuperà l’ufficio addetto e abbiamo tempo fino a stasera per la decisione dell’Uefa, entro le 19.30”. Un Gerolin sibillino, che non esclude sorprese: “Possiamo ancora farcela a tesserarlo, il nostro segretario sta seguendo le pratiche. In caso abbiamo alternative, come già successo domenica, con Viviani o Bosi, quest’ultimo già conosce il 4-3-3 tra l’altro”.
Un momento di confusione che non deve coinvolgere la squadra, alla vigilia di una sfida fondamentale come quella con l’Udinese: “La squadra sa di dover affrontare una partita importantissima, abbiamo già superato momenti così e dobbiamo essere forti. La abbiamo preparato al meglio e ci sono i mezzi per vincere”. Resta comunque una macchia, per il Palermo, quella di non poter ancora disporre del proprio allenatore in partita: “Si è trattato di un’emergenza dopo l’esonero di Ballardini – sottolinea Gerolin – si è accelerato un progetto che andava realizzato a giugno. Sono comunque tutte cose messe in preventivo, sapendo di avere Bosi e Viviani. Conoscono i giocatori da due anni, poi chi farà le decisioni sarà sicuramente chi si troverà in panchina”.
Per il Palermo si tratterà di un record. Terzo allenatore in tre partite, cosa che secondo Gerolin non influirà nell’andamento della squadra: “Con Schelotto abbiamo già valutato i possibili moduli, abbiamo visionato la squadra di Ballardini e di Iachini, ma soprattutto è conscio delle difficoltà”. L’ambientamento del tecnico, fortunatamente, procede al meglio: “Ha detto di trovarsi come in Sudamerica”, ammette sorridente il direttore sportivo rosanero, che poi glissa sulla querelle Ballardini-Sorrentino: “Non mi va di tornarci sopra, alla vigilia di una partita importantissima. Ballardini ha fatto il suo lavoro e chi ha agito si prenderà le sue responsabilità. Pensiamo alla partita di domenica, un bivio come quelli di Bologna o come quello casalingo col Frosinone. Per me la squadra è in grado di superare anche questo ostacolo”.
In casa Palermo, però, i problemi non mancano. Giusto ieri è arrivata la notizia della sanzione da quindici milioni per il trasferimento di Dybala: “Ma decideranno gli avvocati – taglia corto Gerolin – non sono io a dover rispondere”. Intanto i collaboratori di Zamparini sono sbarcati a Palermo: “Mijatovic è arrivato oggi con degli agenti, amici del presidente. Sapevano dell’arrivo del presidente, sono venuti per questo”. E il nuovo gruppo di Schelotto riparte da Franco Vazquez, che nel tridente può occupare l’inedito ruolo di ala: “Lui si sceglie il ruolo, con la sua classe e la sua esperienza sa dove posizionarsi”. Sui possibili nuovi acquisti, inoltre, Gerolin fissa una data per iniziare le trattative: “Non abbiamo parlato del mercato di riparazione con Schelotto, vedremo da domenica sera dopo la partita”.
Ma sul mercato sono arrivate anche cessioni, su tutte quella clamorosa di Arteaga, che Gerolin spiega così: “Lo abbiamo preso a dicembre, ha firmato un contratto di cinque anni e in questi venti giorni lo abbiamo valutato. Sicuramente non era il giocatore pronto che cercavamo. Logicamente dobbiamo rinforzarci, però questa squadra può esprimersi meglio. Sappiamo anche che i colpi di mercato si possono fare all’ultima settimana, dunque c’è tempo per rimediare”.
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23 Gennaio 2016, 15:20