11 Dicembre 2012, 13:14
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PALERMO – La Gesap ha un nuovo cda. Dopo l’assemblea dei soci della scorsa settimana che ha approvato l’aumento del capitale sociale, oggi sono stati eletti i componenti del nuovo consiglio di amministrazione targata Leoluca Orlando. Zummo e Mangano, di cammaratiana memoria, hanno infatti ceduto il posto agli orlandiani Giuseppe Modica e al giovane avvocato Giovanni Battista Scalia.
Un piccolo colpo di scena, visto che inizialmente era stato designato da Palazzo delle Aquile il commercialista e docente universitario Sergio Vizzini che però, nel frattempo, è andato a guidare il collegio sindacale dell’Amap. Per il resto tutto invariato: la Camera di Commercio conferma Roberto Helg, così come la Provincia ripropone Domenico Di Carlo e Dario Colombo, rispettivamente il consigliere che si era dimesso qualche tempo fa e l’amministratore delegato.
Già nel luglio scorso Orlando aveva provato a piazzare due uomini di sua fiducia nel cda, ma la resistenza di Zummo e Mangano è stata talmente forte da allungare inesorabilmente i tempi fino a dicembre. Adesso, nella prima seduta del nuovo cda, si procederà all’assegnazione delle cariche: la presidenza dovrebbe andare a Modica, già consulente del Professore nella prima sindacatura, la vicepresidenza a Helg e il ruolo di amministratore delegato a Colombo. Una suddivisione che rispecchia il peso delle quote sociali e che rispetta un uso ormai consolidato nel tempo.
Il nuovo cda pone fine, dunque, a una querelle andata avanti per mesi e che vede Orlando finalmente vincitore. “Dopo l’aumento di capitale sociale a seguito delle dimissioni dei due rappresentanti del Comune della vecchia amministrazione Cammarata – commenta il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – ripristiniamo la governance in linea con le indicazioni dei soci perché possa avviarsi una fase che consenta al cda di perseguire gli obiettivi assegnati, e cioè di continuare ad effettuare gli investimenti previsti e consentire la crescita e lo sviluppo dell’aerostazione”.
Riconfermato anche Carmelo Scelta come direttore generale, anche se con meno poteri dopo le modifiche statutarie della scorsa estate. “I soci hanno sempre operato in sintonia – continua Avanti – per ristabilire le condizioni che di fatto lo statuto prevedeva, con il direttore generale tra gli organi dell’azienda, contrariamente a quanto previsto dal Codice civile. Deve esserci una governance multilevel che consenta a ognugno di svolgere il proprio ruolo, quella era un’anomalia. Il direttore continuerà a fare il suo lavoro ma concordandolo col cda”.
“Auguri di buon lavoro al nuovo consiglio – dice Gianluca Colombino della Cisal – speriamo in un dialogo costruttivo ma chiediamo anche un’immediata inversione di tendenza rispetto al passato per garantire i lavoratori e il futuro della società”.
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11 Dicembre 2012, 13:14