Giambrone contro Crocetta: | “A rischio la concessione”

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28 Gennaio 2014, 14:04

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PALERMO – E’ di nuovo guerra all’aeroporto Falcone-Borsellino. Una guerra tra soci fatta di ricapitalizzazioni appese a un filo, privatizzazioni a maggioranza e scontri con i sindacati che entra nuovamente nel vivo con un attacco del presidente della società Fabio Giambrone direttamente al presidente della Regione Rosario Crocetta.

La questione è semplice: i tre soci maggiori, ovvero comune di Palermo, Provincia e Camera di Commercio si sono impegnati nel 2012 a ricapitalizzare la società per garantire gli investimenti richiesti dall’Enac, pena la revoca della licenza. Un impegno già assolto per la prima tranche ma che deve essere completato entro il 31 gennaio: Palazzo delle Aquile e Camera di Commercio hanno già provveduto, ma a tre giorni dalla scadenza manca ancora il via libera di Palazzo Comitini.

Si tratta di nove milioni di euro, che la Provincia peraltro avrebbe già, ma per i quali serve l’intervento del governo. Crocetta ha prorogato i commissariamenti dei nove enti, tra cui quello di Palermo, ma solo per l’ordinaria amministrazione e quindi serve un’indicazione chiara da parte della Regione al commissario Domenico Tucci perché proceda con lo stanziamento.

“Forse nessuno di quelli che dovevano ha informato il presidente Crocetta che la Provincia ha deliberato, il 5 dicembre 2012, l’aumento di capitale sociale e che la sottoscrizione è un atto dovuto, dal punto di vista giuridico, ma soprattutto sostanziale, nei confronti della società, delle centinaia di operatori aeroportuali, di Palermo e della Sicilia occidentale – ha tuonato Giambrone – forse nessuno ha avvertito il Presidente Crocetta che l’aumento di capitale sociale è un impegno che i soci pubblici di Gesap hanno assunto a Roma nei riguardi di Enac, in mancanza del quale è stata minacciata anche la revoca della concessione totale. E’ il caso che il presidente si occupi dell’aeroporto di Palermo con la stessa sollecitudine con la quale si è occupato dei problemi dello Scalo di Trapani. Lasciare l’aeroporto di Palermo al suo destino è un’operazione in perdita per tutti”.

Un attacco violento, a tratti insolito, ma ormai necessario visto che il rischio è altissimo. Una revoca della concessione sarebbe una sciagura per tutti, con buona pace della privatizzazione e di investimenti milionari. Ma la preoccupazione di Gesap è anche del comune di Palermo e dei sindacati. “Il Comune, così come la Camera di Commercio – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato – ha mantenuto i suoi impegni nei confronti dell’azienda e nei confronti dell’Enac. Attendiamo adesso le decisioni della Provincia, che finora è rimasta defilata. Ci aspettiamo, infatti, che anche da Palazzo Comitini arrivino le risorse essenziali per lo sviluppo della società che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino. Se queste risorse venissero a mancare, infatti, sarebbe messo in discussione l’intero piano di sviluppo dell’azienda”.

“Nel rammaricarci della scarsa attenzione fino ad oggi manifestata dal governo regionale riguardo le sorti della Gesap – dicono in una nota Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal – anche e soprattutto alla luce degli intendimenti di privatizzazione manifestati da altri soci, chiediamo una immediata presa di posizione da parte del governo regionale sulla necessaria ricapitalizzazione societaria, fornendo una sostanziale delega al riguardo al commissario Tucci. Siamo preoccupati per le ripercussioni della mancata ricapitalizzazione sulla concessione quarantennale”.

 

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28 Gennaio 2014, 14:04

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