07 Ottobre 2019, 17:48
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PALERMO – È venuto in aula per ribadire, parola per parola, quanto aveva denunciato con un esposto alla polizia.
Alla Gesap Giuseppe Todaro, esponente di Sicindustria, aveva preso il posto del vice presidente Roberto Helg, arrestato per l’estorsione al pasticciere Santi Palazzolo, e si trovò di fronte ad un “mare magnum” di consulenze e incarichi. “Venivano assegnati con affidamenti diretti e senza alcuna comparazione di mercato”, ha detto rispondendo alle domande del pubblico ministero Claudia Ferrari. Todaro è stato citato come testimone dell’accusa nel processo che si sta celebrando davanti al Tribunale presieduto da Fabrizio La Cascia.
Sotto processo ci sono Carmelo Scelta, ex direttore generale della società che gestisce i servizi dell’aeroporto di Punta Raisi, Giuseppe Listro, ex responsabile dell’area manutenzione, l’imprenditore romano Stefano Flammini (amministratore di fatto di Compagnia del Progetto e Cdp Design), il docente universitario Giuseppe Giambanco, Sergio Gaudiano (presidente dell’omonima società di progettazione), Renato Chiavaroli (amministratore della Tecnogeco), Filippo Capuano (amministratore di fatto della Cometa srl), Carlo Vernetti e Alessandro Mauro (amministratore delegato e dirigente della società Quick No Problem Parking).
Todaro nel settembre 2015 e nel marzo 2016 prese carta e penna e presentò due denunce alla Squadra mobile: dal 2009 al 2014 Gesap aveva conferito una moltitudine di incarichi di consulenza alla progettazione per otto milioni di euro, i progetti sarebbero stati parcellizzati e le consulenze affidate a soggetti esterni senza alcuna verifica. Il tutto per un danno da 11 milioni di euro per le casse di Gesap.
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07 Ottobre 2019, 17:48