Gesap, quote rosa in cda| Via Di Marco, in pole Li Calzi

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14 Gennaio 2016, 17:41

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PALERMO – Tempo di cambiamenti alla Gesap. L’assemblea dei soci della società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino si è infatti riunita oggi per prendere atto delle dimissioni del componente del cda Giorgio Di Marco, ingegnere ex Ferrovie indicato dalla Provincia: una decisione presa sulla scorta dei rilievi del governo nazionale che ha “ricordato” alla società che esistono le quote rosa. Di Marco, in quota Provincia commissariata dalla Regione, si è così dimesso e al suo posto entrerà una donna: il nome che circola con più insistenza è quello dell’ex assessore regionale Cleo Li Calzi, vicina all’area ex Ds del Pd.

Il cda dovrà ratificare le dimissioni e il 25 l’assemblea si riunirà nuovamente. “E’ una vittoria della Cgil – esulta Enzo Campo – abbiamo avuto ragione a sottolineare che eleggendo un cda senza una rappresentanza femminile la Gesap fosse venuta meno a un dovere di legge. Adesso, con la presa d’atto dell’assemblea dei soci, la violazione del Dpr sull’equilibrio dei generi sarà sanata. E’ una vittoria nostra e di tutte le donne. La denuncia politica da noi fatta, con la comunicazione inoltrata al ministero Pari opportunità, ci ha dato ragione, sia nel merito che nel metodo – aggiunge Enzo Campo – Le leggi ci sono per tutti e vanno rispettate. A maggior ragione quando si tratta di soci che sono sempre attenti nella gestione e nella direzione delle loro istituzioni e dell’alternanza di genere ne fanno un vanto. E’ stato colmato un vulnus legale e politico”.

La partita intorno all’aeroporto si lega a doppio filo con quella della Camera di Commercio, che a breve dovrebbe eleggere il nuovo presidente: comune di Palermo e Regione sono impegnate in un braccio di ferro non da poco per il controllo dello scalo. Rapporti tesi che starebbero causando qualche frizione anche tra gli attuali vertici.

Ma le novità in Gesap non sono finite qui. Secondo alcune voci l’ingegnere Giuseppe Liistro, ex post holder dell’area manutenzione, indagato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti, si sarebbe dimesso per accettare un altro incarico di rilievo nella Capitale.

 

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14 Gennaio 2016, 17:41

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