04 Marzo 2013, 06:15
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PALERMO – Si terrà martedì alle 19 a piazza Indipendenza l’atteso incontro tra il governatore Rosario Crocetta, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Umberto Postiglione e i sindacati sulla vertenza Gesip. Lasciata alle spalle una settimana ad alta tensione, fatta di incontri istituzionali e manifestazioni di piazza, ne comincia un’altra che non si preannuncia per niente semplice.
I lavoratori, infatti, da mesi chiedono un vertice che metta allo stesso tavolo i due principali attori di questa vertenza: la Regione siciliana e il comune di Palermo. Due soggetti che alternano momenti di collaborazione a punzecchiature reciproche e polemiche a distanza, salvo poi sembrare andare d’amore e d’accordo lontano dagli sguardi dei dipendenti che attendono ancora una soluzione alla loro vicenda.
Già, perché il famoso piano di Palazzo delle Aquile è finalmente pronto, anche se i sindacati hanno manifestato alcune perplessità e annunciato l’intenzione di indire un referendum fra i lavoratori, ma l’ostacolo resta sempre quello della cassa integrazione, nonostante il governo nazionale e l’Inps si siano detti disponibili a rivedere in qualche modo alcune sue posizioni pur di dare il definitivo via libera al piano. Quella che manca, però, sembra proprio la chiarezza: se la Regione sarà infatti chiamata a mantenere la promessa dei dieci milioni di euro da mettere sul tavolo per la Gesip, il Comune dovrà rispondere alle perplessità dei sindacati su un piano dalla durata quadriennale e dalle prospettive future assai incerte.
Ma a scatenare la rabbia dei lavoratori è soprattutto il balletto di responsabilità a cui da mesi si assiste sulla vicenda, senza che si capisca in modo definitivo a chi tocchi intervenire e in che modo per assicurare il lavoro a dipendenti che hanno già minacciato di far causa al Comune per il mancato pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio, mentre quello di marzo comincia già a maturare. Difficile dire se il vertice di martedì, convocato proprio in risposta alla lettera di Orlando del 28 febbraio scorso, sarà quello risolutivo, anche se l’invito esteso ai sindacati confederali regionali che al tavolo tecnico sulla cassa integrazione hanno escluso la Gesip potrebbe finalmente aiutare a fare maggiore chiarezza, almeno all’interno delle stesse sigle tra segreterie confederali e di categoria. L’unica cosa certa sembra, invece, l’insofferenza dei dipendenti che potrebbero tornare presto in piazza.
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04 Marzo 2013, 06:15