Gesip, il governo ha deciso: |convocato un tavolo per oggi

di

04 Settembre 2012, 17:49

5 min di lettura

AGGIORNAMENTO 5 SETTEMBRE

PALERMO. 20.35 – I lavoratori Gesip hanno lasciato palazzo delle Aquile. Dopo un incontro chiesto dalle organizzazioni sindacali, una delegazione è stata ricevuta dal presidente del Consiglio comunale Totò Orlando. In attesa di notizie ufficiali dal Consiglio dei ministri, i dipendenti hanno comunque deciso di sciogliere il sit-in, e stabilire le nuove forme di un’eventuale protesta in caso di esito negativo del tavolo romano.

20:05 – Secondo alcune indiscrezioni, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri avrebbe parlato in Consiglio dei ministri del caso Palermo. Il governo avrebbe dato il via libera alla costituzione di un tavolo tecnico che dovrebbe riunirsi domani in mattinata. Il tavolo per i cinque milioni di euro, convocato per oggi, è stato sospeso e verrà riaggiornato sempre a domani. L’ipotesi ottimistica vedrebbe lo sblocco dei cinque milioni già domani.

18:00 – Ancora nessuna notizia da Roma. Trattengono il fiato i dipendenti della Gesip a palazzo delle Aquile, in attesa che arrivino le prime informazioni dal tavolo tecnico del Consiglio dei ministri. “Attenderemo una risposta in piazza Pretoria. Da quello che sappiamo il tavolo sulla vertenza Gesip avrebbe dovuto insediarsi intorno alle quattro meno un quarto. Ma al momento non sappiamo ancora nulla sugli sviluppi” dice Salvo Barone, sindacalista Asia di Gesip. Ma non c’è solo la Gesip sul tavolo dell’esecutivo nazionale. “Non è detto che il tavolo tecnico del Consiglio dei ministri affronti oggi la questione Gesip. Altre vertenze urgenti come quelle Alcoa e dell’Ilva potrebbero non consentire l’apertura dei lavori entro stasera” ha ipotizzato Mimmo Donzelli, sindacalista Alba.

12.51 Se il governo Monti dovesse assegnare i 5 milioni per la Gesip alla Regione siciliana da stornare poi al comune di Palermo, due assessorati, quello al Turismo e quello ai Beni culturali, rischierebbero di chiudere per lo sforamento del patto di stabilità. Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. “Per scongiurare questo pericolo – ha detto Armao – chiediamo al governo Monti di assegnare i fondi, nel caso dovesse decidere di farlo, direttamente al comune di Palermo”.

12.00 Il traffico è diventato scorrevole, i dipendenti gesip hanno rimosso il blocco e dato vita al sit in a piazza Pretoria. La polizia municipale: “La situazione è sotto controllo”

11.12 Stamane gli operai Gesip avevano annunciato un sit in pacifico in centro, ma al momento risulta completamente bloccata l’area dei Quattro Canti. Traffico in tilt. Sul posto Digos e Polizia municipale.

 

E’ stata una giornata campale per Palermo. Gesip da un lato, i Forestali dall’altro: traffico in tilt, blocchi ovunque e palermitani esasperati. Ma i sindacati promettono: domani niente manifestazioni, in attesa di notizie da Roma sul tavolo tecnico e il Consiglio dei Ministri. Ecco la cronaca della giornata.

Articoli Correlati

20.55 “Tutte le organizzazioni sindacali aziendali interne alla Gesip, appreso che domani si istituirà a Roma il tavolo tecnico interministeriale così come richiesto dal sindaco Orlando e dal prefetto Postiglione e sponsorizzato dal ministro Cancellieri, unitariamente hanno deciso per la giornata di domani, mercoledì 5 settembre, una tregua delle manifestazioni di protesta, in attesa di conoscere quelli che saranno i risvolti del tavolo di crisi nazionale che, ci auguriamo, siano positivi per la vertenza dei lavoratori. Finalmente, dopo anni, si potrebbe arrivare ad una soluzione definitiva per i lavoratori della Gesip e di tutte le altre aziende partecipate del Comune. Ciononostante, le organizzazioni sindacali riconoscono che resta alta la tensione e per la giornata di domani presidieranno con un sit in pacifico piazza Pretoria, davanti il Comune di Palermo. I lavoratori della Gesip, sensibili ai disservizi che si stanno determinando, mostrano la propria disponibilità ad effettuare i servizi “sensibili” (trasporto dei bambini disabili, servizi cimiteriali, canile e apertura delle scuole) anche senza la convenzione tra le parti, avendo chiaro – a differenza del governo nazionale – che Palermo non può fare a meno dell’opera dei lavoratori Gesip. Infine, ai cittadini incolpevoli di un disastro economico causato dalle precedenti gestioni, rivolgiamo un appello affinché gli stessi possano dimostrare solidarietà nei confronti dei lavoratori Gesip e capiscano che i disagi creati nelle ultime ore sono frutto di una esasperazione della quale anche i dipendenti Gesip ne sono vittima”. Questo quanto si legge in una nota dei sindacati.

19.40 Gli operai della Gesip, che hanno manifestato per l’intera giornata a Palermo perché dal primo settembre sono senza lavoro e senza stipendio, hanno rimosso i blocchi. A piazza Indipendenza, invece, sono ancora radunati un centinaio di lavoratori stagionali della forestale. Anche loro protestano da questa mattina per chiedere lavoro e pagamento degli stipendi.

19.15  Dopo alcune ore è stato riaperto il varco d’ingresso nel porto di Palermo, che era stato chiuso per timore che gli operai della Gesip potessero occupare lo scalo. Dopo l’apertura del varco, i vigili urbani, schierati per dirigere la circolazione, hanno abbandonato le postazioni e il traffico in via Crispi è in tilt.

18.35 Gli operai della Gesip si sono spostati a piazza Pretoria. Sit in e protesta. Chiedono risposte. Ma nel frattempo il traffico è interdetto lungo corso Vittorio Emanuele e via Maqueda.

Un elicottero della polizia monitora la situazione dall’alto e le pattuglie della polizia municipale sono state inviate da un capo all’altro del centro città: l’area compresa tra il centro storico fino al porto è praticamente stata presa in ostaggio da centinaia di dipendenti della Gesip. Palermo è letteralmentente sotto l’assedio della società di servizi del Comune per la quale non esiste ancora una soluzione e così, dopo giorni di proteste pressanti e l’occupazione, ieri, dei binari della stazione centrale, gli operai sono passati ancora una volta alle maniere forti, mandando la città in tilt e dirigendosi al porto.

Stamattina hanno dato vita all’ennesimo presidio davanti al Comune in attesa dell’esito dell’annunciato tavolo tecnico romano che doveva fare chiarezza sui fondi e sul rilancio della società, ma la notizia che non si sarebbe svolto ha nuovamente acceso gli animi dei 1800 lavoratori che da sabato sono senza alcuna occupazione e senza stipendio. Una vera e propria bomba le quali conseguenze sono palesemente visibili dai Quattro Canti, al corso Vittorio Emanuele e fino a piazza Marina, con sit-in ad intermittenza nella zona che comprende le vie Emerico Amari, la Cala e anche le strade vicine alla stazione centrale.

Nel giro di un’ora si sono formate lunghissime colonne d’auto e non sono mancate le scintille con gli automobilisti esasperati. Qualcuno è infatti sceso dal mezzo e affrontato a tu per tu i lavoratori, ma si è sfiorata la rissa. Gli animi sono stati placati dalla polizia. “E’ una situazione insostenibile – dice un agente di commercio all’interno della sua Fiat Panda – . Sono da due ore in macchina, dal Politeama al porto è stato un inferno. Qualcuno deve fermarli”. Nel frattempo, un altro sit in blocca l’area intorno a piazza Indipendenza, dove i Forestali chiedono la stabilizzazione.

 

Pubblicato il

04 Settembre 2012, 17:49

Condividi sui social