Gesip, rifiuti, aeroporto e tram| Tutte le sfide del 2014

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02 Gennaio 2014, 06:15

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PALERMO – Le società partecipate, le sempre più esigue risorse finanziarie, le grandi vertenze, le sfide su porto e aeroporto, la candidatura a capitale europea dello sport, il tram, la Fiera del Mediterraneo, i fondi europei, la continua emergenza rifiuti: queste le sfide che attendono Palermo nel 2014. Lasciato alle spalle un 2013 fatto di alti e bassi e che non passerà alla storia come uno dei migliori anni del capoluogo siciliano, la quinta città d’Italia inizia il 2014 dovendo da subito fare i conti con le prime prove.

Su tutte le aziende di Palazzo delle Aquile, vero tallone di Achille per le amministrazioni comunali di questi ultimi anni. Se l’Amat attende ancora il nuovo contratto di servizio, più volte annunciato come in dirittura d’arrivo ma mai partorito, sarà su Gesip e Rap che piazza Pretoria si giocherà le partite più delicate. La Gesip ha di fronte a sé altri sei mesi di cassa integrazione, grazie all’accordo raggiunto in extremis con i sindacati, ma il problema resta il dopo. I rappresentanti dei lavoratori hanno bocciato senza appello il piano messo a punto dal Comune e condiviso con il ministero del Lavoro e ottenuto un tavolo tecnico di confronto il cui primo appuntamento è fissato proprio per il domani pomeriggio. Solo il tempo potrà dire se basterà modificare il piano di Orlando e se bisognerà ricominciare da capo. Al netto del braccio di ferro con i sindacati, però, i servizi alla città saranno assicurati almeno fino a giugno e dovrebbero essere scongiurate nuove proteste. Capitolo Rap: l’intesa siglata il 27 dicembre tra azienda e sindacati ha salvato (o dovrebbe salvare) la città da nuove emergenze rifiuti. Entro il 22 gennaio si dovrà completare la cessione dei rami d’azienda per far passare lavoratori e beni mobili dalla vecchia Amia alla Rap, con un accordo con la curatela fallimentare. E anche in questo caso è il dopo la vera sfida: il sindaco ha assicurato maggiore produttività, pulizia e raccolta dei rifiuti senza intoppi, anche se va ancora firmato il nuovo contratto di servizio. La Rap spera che la Regione permetta il conferimento dei rifiuti anche agli altri comuni della Provincia, così da potere incassare di più, ma a patto che funzioni a dovere “Palermo differenzia 2” che dovrebbe partire a febbraio. L’Amap, invece, dovrà fare i conti con l’eredità di Aps e il compito di essere capofila del nuovo consorzio che garantirà il servizio idrico di 52 comuni.

Il 2014 dovrebbe essere anche l’anno della riforma delle città metropolitane, su cui Palermo punta per avere un più facile accesso ai fondi europei anche in vista della programmazione 2014-2020 e di trasferimenti regionali e nazionali che in questi ultimi anni sono sempre diminuiti. Ma piazza Pretoria dovrà anche confrontarsi con alcune grandi vertenze, come Cantieri navali e Almaviva che riguardano migliaia di lavoratori privati, e sfide tutte politiche per porto e aeroporto. Sul primo il commissariamento di Vincenzo Cannatella sembra aver riportato il sereno nei rapporti con Palazzo delle Aquile, anche se resta sul tappeto la questione dei porticcioli turistici e del Foro Italico che il Comune vorrebbe indietro. Sull’aeroporto, invece, la vicenda è assai più intricata: entro gennaio i soci dovranno effettuare la ricapitalizzazione da 24 milioni e poi decidere definitivamente sulla privatizzazione. Comune e Camera di Commercio sono decisi ad andare avanti anche senza la Provincia, guidata da un commissario nominato dal governatore Crocetta, e vendere le proprie quote a uno dei tanti gruppi stranieri interessati allo scalo per guadagnare milioni e milioni di euro che sarebbero un toccasana per le loro casse. Un’operazione che però incontra l’ostilità della Provincia e la diffidenza dei sindacati.

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Archiviata la delusione per la bocciatura a capitale europea della cultura, Palermo proverà a rifarsi con quella a capitale dello sport 2016. In lizza c’è anche Praga e bisogna ammettere che su questo fronte i passi del capoluogo siciliano sono stati piuttosto timidi: la candidatura è stata presentata, è stato anche siglato un protocollo con il Coni ma ancora siamo alle fasi iniziali. Inoltre la città non è propriamente un modello da questo punto di vista: dal Palasport ancora disastrato alla piscina comunale chiusa spesso e volentieri. Nel 2014 dovrebbe essere anche la volta del tram: la prima linea che collegherà Roccella alla Stazione centrale dovrebbe essere pronta per il Festino, mentre il resto dell’opera entro il 2015 per non perdere i finanziamenti europei. Una corsa contro il tempo per completare tutti i lavori e garantire a Palermo una mobilità sostenibile e alternativa all’automobile. Sempre quest’anno dovrebbe chiudersi il concorso internazionale di idee per la Feria del Mediterraneo, la cui scadenza è stata prorogata per mancanza di offerte: un modo per raccogliere suggerimenti e proposte su come riutilizzare al meglio l’ex Campionaria.

C’è poi la sfida tutta politica dell’amministrazione Orlando, che ha dichiarato apertamente di voler dialogare con il Pd. L’appuntamento elettorale più vicino sono le Europee del 25 maggio e non è da escludere che prima, complice la vittoria di Renzi alle primarie, non si arrivi a una forma di collaborazione tra il Mov139 e i democratici. Un’opzione che consentirebbe al sindaco di uscire dall’isolamento politico in cui è finito dopo l’abbandono di Idv e il fallimento di Azione civile e di tornare a contare sullo scenario regionale e nazionale. Si vocifera di un possibile rimpasto di giunta, proprio per liberare qualche poltrona ai democratici, ma al netto delle illazioni è innegabile un ritrovato feeling con il centrosinistra anche in consiglio comunale come sul caso Gesap. La priorità di Orlando resta comunque ritrovare una collocazione che gli garantisca maggiori margini di manovra e gli permetta di battere i pugni sui tavoli governativi per Palermo.

 

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02 Gennaio 2014, 06:15

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