13 Dicembre 2018, 21:29
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PALERMO – “Votazione farsa all’Ars, con una manovra prima bocciata e poi rivotata per farla passare. Questo governo e questa maggioranza non finiscono mai di stupire, ovviamente in negativo”.
Lo affermano i deputati del Movimento 5 stelle all’Ars, dopo l’ok al ddl sulle variazioni di bilancio. “La variazione – afferma il capogruppo Francesco Cappello – era e resta una manovra certamente del tutto inadeguata, anche dopo la riscrittura. Non risolve i problemi dei Comuni e continua a contenere autentiche marchette in favore dei componenti della maggioranza che non hanno perso il vizio di introdurre provvedimenti di carattere localistico, anni luce distanti dal tenore di quelli che contraddistinguono l’attività legislativa del parlamento regionale siciliano”.
“Inaccettabili, soprattutto – continua Cappello – i tagli ai disabili e i fondi esigui riservati ai Comuni. Da salvare ben poche cose, tra queste il ripristino, anche se solo in parte, del fondo anti racket, del vitalizio per i talassemici e, soprattutto, la restituzione di pari dignità anche a quei Comuni che erano stati esclusi dall’assegnazione di risorse economiche a causa dell’ostinazione del governo regionale a non volere istituire il fondo unico a loro dedicato”.
“Importante – conclude Cappello – anche il ripristino del fondo per le Ipab, ingiustificatamente cancellato, anche se questo rimane del tutto insufficiente per assicurare le mensilità arretrate che i dipendenti di questi enti aspettano da anni”.
Fava: “Rischio parodia della democrazia”
“La lunga maratona per quella che si è dimostrata una minifinanziaria e non una semplice variazione di bilancio si è conclusa con alcune buone notizie che lasciano però irrisolti i temi di fondo dell’Isola. È questo il senso del nostro voto contrario sul testo finale della legge”. Lo ha detto Claudio Fava in merito al voto dell’ARS sulle variazioni di bilancio regionale.
“Avevamo auspicato e proposto, anche con diversi emendamenti presentati, l’eliminazione di alcuni tagli che ci sembravano assolutamente inaccettabili come quelli ai comuni virtuosi in materia di riciclo dei rifiuti e al fondo di solidarietà per le vittime di estorsioni: da questo punto di vista, possiamo essere soddisfatti per aver ottenuto il ripristino di queste misure. Restano assenti, ancora una volta, interventi strutturali per la prevenzione dei rischi idrogeologici”.
Per Fava, “assicurare gli stipendi a una vasta platea di lavoratori è cosa doverosa, ma non può essere l’unica attività del Parlamento e del Governo Regionale. Resta, infine, un grosso vulnus relativo alla ripetizione anomala del voto in aula. Al netto delle valutazioni di merito si rischia una parodia della democrazia”.
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13 Dicembre 2018, 21:29