Giampapa, giovane complice| dell’assassino di Blufi

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22 Novembre 2013, 10:38

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PALERMO – Ha compiuto diciotto anni lo scorso luglio, Gandolfo Giampapa. Nato a Petralia Sottana, ma residente a Polizzi Generosa – a 18 chilometri da Blufi – ieri sera si è recato a casa dello zio della sua ragazza, Angelo Porcello ed insieme a lui è finito in manette.

Un rapporto particolare quello tra i due, che nonostante la differenza d’età li ha resi complici nel tentativo di rapina sfociato nella morte della farmacista Giuseppina Jacona. Porcello, il pluripregiudicato che aveva già ucciso un uomo vent’anni fa, avrebbe infatti detto al ragazzo di seguirlo “per fare una cosa”.

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Il diciottenne si sarebbe fidato, fino al punto di ritrovarsi a fare da “palo” davanti alla farmacia del corso principale del paese. Dopo le urla e il sangue, mentre Porcello tornava a casa per mettersi il pigiama, il ragazzo è rimasto nei pressi della farmacia, dove i carabinieri avvisati dai passanti, l’hanno bloccato. E’ stato Giampapa, che frequenta l’Istituto Tecnico per Geometri di Polizzi, a raccontare ai militari dell’Arma cosa fosse successo. Il diciottenne, un ragazzo alto e robusto, avrebbe conosciuto da tempo i Porcello.

Ieri, la sua visita allo zio della ragazza – che si trovava ai domiciliari – si è trasformata in una tragedia che ha gettato nello sconforto tutta la comunità di Blufi, enormemente affezionata alla farmacista, conosciuta ed amata dagli abitanti. Giuseppina Jacona era nata a Carini nel 1934, ma da anni ormai viveva a Blufi. Lo stesso paese in cui è morta per una coltellata dritta alla gola sferrata con una lama di venti centimetri. Oggi pomeriggio sul corpo della donna sarà effettuata l’autopsia, disposta dal pm Vincenzo Cefalo della Procura di Termini Imerese.

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22 Novembre 2013, 10:38

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