Bravissimo Tamayo. E felici per la Chinnici persona seria e preparata. Bene Forza Italia. Avanti così.
Gianfranco Miccichè: i primi 70 anni, il ritorno e la nuova caduta
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L’elezione dovrebbe essere vincolante: solo così eviteremmo falsi capo-lista e candidati trainanti; la colpa se così si può dire è comunque del corpo elettorale
A che cosa servono tavoli, cabine di regia, dichiarazioni di calamità nazionali, di circostanze eccezionali, di nomine commissariali se “dopo mesi di agonia il lago di Pergusa è scomparso”?
Quelli non sono incivili o zozzoni o quanto altro, che per carità ci può stare, ma malati di mente. Uno normale non può godere di vivere in mezzo la spazzatura. Ancora più grave se dietro certi comportamenti ci sia una regia interessata. E qui si tratterebbe di comportamenti malavitosi e come tali da perseguire. In ogni caso una vergogna per la città e i suoi cittadini.
Come sempre voti qualcuno che poi non va e serve solo a far sedere qualcun altro. In Italia non cambierà mail nulla
“La sinistra ce l’ha un gatto? Anche un gatto vincerebbe con Musumeci”, furono le parole di Miccichè, impegnato ad evitare la ricandidatura di Musumeci alla presidenza della Regione. Oggi leggiamo che sull’auto blu di Miccichè sarebbe stato trasportato il gatto di casa. Musumeci non fu ricandidato. Micciché risulta inguaiato. Ma è veramente innocente, il gatto?
Uno che dice che con la coca fa del male solo a sé stesso e alla sua famiglia, dimostra di non avere minimamente idea del ruolo dei politici nei confronti dell’opinione pubblica, e della sfiducia nelle istituzioni che questi comportamenti inducono. Peccato che la fine politica di questi personaggi debba essere determinata dalla magistratura e non da una efficace opposizione.