Gianni il "bello" e la donna uccisa| Nuove prove nel processo - Live Sicilia

Gianni il “bello” e la donna uccisa| Nuove prove nel processo

Il grande accusatore di Enzo Tortora è stato condannato all'ergastolo per un barbaro omicidio.

PALERMO – I legali della difesa ottengono la riapertura dell’istruttoria dibattimentale. Entrano nuove prove nel processo d’appello. Imputato per omicidio è Gianni Melluso, detto il “bello”, condannato in primo grado all’ergastolo per il delitto di Sabine Maccarrone, uccisa nell’aprile 2007 e ritrovata in un pozzo nelle campagne di Mazara del Vallo.

L’imputato originario di Sciacca, uno dei grandi accusatori che distrusse la vita di Enzo Tortora, è stato tirato in ballo da Giuseppe D’Assaro, un pregiudicato che rilasciò e poi ritrattò dichiarazioni sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone, di cui si sono perse le tracce a Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004. D’Assaro, per l’omicidio Maccarrone è stato già condannato a 30 anni di carcere. Si autoaccusò e indicò come mandante Gianni Melluso. “Mi disse di ammazzarla”, fu la sua accusa.

In appello sono subentrati nella difesa gli avvocati Nino Caleca, Carmelo Carrara e Miriam Lo Bello che hanno chiesto e ottenuto di acquisire un’intervista video in cui Melluso aveva lanciato un appello affinché D’Assero ammettesse le proprie responsabilità. Secondo i legali, le successive accuse mosse contro Melluso altro non sarebbero state che una vendetta. Gli avvocati inoltre hanno chiesto che si torni a valutare quali furono le cause della morte della povera donna di origine svizzera: fu soffocata o uccisa con un corpo contundente?

“Melluso non mi spiegò però le ragioni del delitto ed io non feci domande – raccontò D’Assero – . In questi casi è meglio non farle”. L’esecutore materiale del delitto riferì di avere accettato e di aver pattuito, come compenso, la cessione di una casa: “In quel periodo volevano ammazzarmi. Avevo bisogno di un appartamento in cui andare a stare. Melluso mi disse che mi avrebbe regalato un’abitazione di proprietà del fratello”. Sposato con una zia di Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise Pipitone (accusata e poi scagionata per la scomparsa della piccola), D’Assaro aveva stretto amicizia con Melluso, durante la permanenza in carcere. Il movente sarebbe da ricercare nella gelosia.


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