Giarre, indagini sull’Ipab Marano |Domani gli ispettori della Regione

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13 Gennaio 2015, 08:15

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GIARRE. Dopo l’Ipab Bonaventura una nuova bufera giudiziaria si abbatte sulla seconda ex opera pia giarrese. La Procura Regionale della Corte dei Conti ha infatti aperto un’attività istruttoria per presunti danni erariali all’Ipab Marano. Nel mirino dei pm contabili le assunzioni di personale a tempo determinato senza la necessaria copertura finanziaria.

Con una nota inviata al dipartimento regionale dell’assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, organo di vigilanza e controllo delle Ipab, la magistratura contabile ha chiesto la trasmissione, entro 120 giorni, di una dettagliata relazione contenente “l’esatta quantificazione del danno scomposta anno per anno” e tutti i documenti relativi alle presunte retribuzioni non dovute poiché conseguenti ad assunzioni illecite. Non solo. Nella nota, che porta la firma del sostituto procuratore Alessandro Sperandeo, si chiede anche l’invio di tutta la documentazione utile ad accertare eventuali responsabilità amministrative. Per questo motivo sono stati richiesti anche tutti i dati anagrafici dei presunti responsabili delle assunzioni illecite.

A dare il via agli accertamenti la denuncia trasmessa alla Procura della Corte dei Conti dall’ex commissario straordinario dell’Ipab Marano, Giulio Paolo Gulotta. Dagli atti consegnati dall’ex commissario, pur non ritenuti sufficienti, “sembrerebbe emergere – così si legge nella nota – un significativo danno erariale”.

L’assessorato regionale ha già disposto un’ispezione. Nella struttura si recherà mercoledì mattina il funzionario Duilio Messana.

LA DENUNCIA. E’ nel maggio dello scorso anno, al termine di un’analisi della documentazione contabile relativa alla gestione degli ultimi cinque anni dell’Ipab Marano, che l’allora commissario dell’ex opera pia Giulio Paolo Gulotta, nominato nel novembre del 2013, denuncia un disavanzo di amministrazione pari a 700mila euro. Ben 500mila deriverebbero da assunzioni compiute negli anni pregressi, senza copertura finanziaria, dai precedenti consigli di amministrazione. Ma il commissario denuncia anche un milione di euro di residui passivi, riferiti sempre ad assunzioni pregresse.

Ma pochi giorni dopo i membri dell’ex Cda intervengono con una breve nota ufficiale, nella quale smentiscono i presunti comportamenti illegittimi, definendo le accuse “notizie prive di fondamento e censurabili”.

Adesso sarà la Corte dei Conti a fare chiarezza.

Il presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Ipab Marano di Giarre, Rosario Cotugno, dichiara: “Daremo la piena collaborazione agli organi competenti  per l’accertamento dettagliato di fatti riferiti agli anni precedenti all’insediamento dell’attuale amministrazione. Tuttavia riteniamo strano che chi ha promosso tali azioni, abbia agito durante i quasi nove mesi di commissariamento con presunti comportamenti anomali amministrativi che saranno oggetto di dettagliato approfondimento”.

 

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13 Gennaio 2015, 08:15

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