11 Marzo 2016, 16:03
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GIARRE. E’ l’acceso scambio tra il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Giarrusso e la consigliera comunale giarrese del Pd Tania Spitaleri ad animare la conferenza stampa organizzata a Catania dai pentastellati per denunciare l’ennesimo caso Gettonopoli. Dopo le vicine Acireale e Aci Catena, questa volta i fari sono puntati sulle commissioni consiliari convocate a Giarre. Sedute lampo di 15 minuti, ordini del giorno reiterati più volte e pagamento del gettone ai Capigruppo, uditori nelle commissioni ma privi di diritto di voto. Sono queste alcune delle irregolarità evidenziate nel corso dell’incontro a cui hanno preso parte anche Francesco Spina, del Meetup Giarre in Movimento, e la deputata Angela Foti. Saranno la Procura della Repubblica di Catania e la Procura Regionale della Corte dei Conti a fare chiarezza e ad individuare eventuali reati o danni di natura erariale. A breve, infatti, il M5S invierà gli esposti per denunciare questo malcostume. “Un modo simile di gestire la pubblica amministrazione – dice il senatore Giarrusso – significa considerarla una festa continua, in cui si può arraffare tutto quello che si vuole. La festa è finita. Sono atti scellerati. Lo erano anche nei periodi migliori ma lo sono ancor di più adesso che i comuni sono in difficoltà economica e sono costretti a tagliare servizi essenziali per le famiglie.
Giarrusso cita il caso della commissione consiliare straordinaria sull’ospedale convocata 5 volte, tra il 27 luglio e l’8 agosto del 2014, per organizzare un’attività di volantinaggio. “Siamo nel ridicolo – tuona il senatore del M5S – Questo non può più accadere nella politica”. Gettoni non legittimi che sarebbero costati ai cittadini decine di migliaia di euro.
“O ci sono un’inconsistenza ed un’incapacità drammatiche, oppure c’è la volontà precisa di prendersi il gettone – dichiara Angela Foti – Ci devono dire se sono incapaci o se hanno voluto approfittare della situazione”. Altre irregolarità riguarderebbero invece una serie di verbali non sottoscritti, come previsto dalle norme, né dal presidente né dalla segretaria di Commissione.
A fine incontro l’intervento della consigliera del Pd Tania Spitaleri. “Ci sono delle cose che mi preme segnalare – controbatte la democratica – Il consiglio comunale di Giarre si è decurtato volontariamente per 10 anni il 30% dell’indennità. Inoltre è errato dal punto di vista normativo quantificare in 24mila euro una serie di gettoni perché il tetto massimo sta nel pagamento di 22 presenze al mese per consigliere comunale. Bisogna legare quello che si dice alla norma. Sull’eventuale introduzione di buone prassi siamo tutti d’accordo, ma parlare di somme per avere risalto mediatico non è corretto. Una commissione non può costare 24mila euro. I nostri Cud – conclude la consigliera comunale – sono pubblici e quindi è tutto trasparente”.
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11 Marzo 2016, 16:03