09 Dicembre 2012, 18:17
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CATANIA – Il Movimento 5 Stelle fa sul serio e punta al Parlamento. Gli attivisti hanno scelto i loro candidati e per il Senato, il capolista è l’avvocato catanese Mario Giarrusso. Pronto, prontissimo alla sfida che lo attende per portare la voce dei cittadini “finalmente ai piani alti”, in quella stanza dei bottoni dove fino ad oggi il popolo conta poco, se non nulla. Una legge elettorale che mette il bavaglio agli elettori su chi dovrebbe rappresentarli, ma il M5S ha superato questo ostacolo ed ha fatto scegliere al cittadino le persone da inserire nelle liste.
Avvocato Giarrusso: capolista al Senato per il Movimento 5 Stelle in Sicilia.
“Lo hanno voluto i cittadini. Nessuna candidatura del Movimento è frutto di una scelta personale, sono tutte persone che hanno messo a disposizione il loro tempo, la propria faccia e la propria esperienza per partecipare ad una cosa senza precedenti: e cioè la scelta da parte dei cittadini di un Paese dei candidati di un movimento politico. Per la prima volta nella storia d’Italia tutti i candidati sono stati scelti dai cittadini, liberamente. E la cosa straordinaria che io auspicavo si è verificata”.
Cioè?
“La maggior parte dei capilista sono donne. Questa è una cosa che mi riempie di una gioia immensa. E spero che il prossimo parlamento sia composto da donne. E posso permettermi una profezia?”
Prego.
“Il prossimo presidente della Repubblica sarà una donna”.
I cittadini hanno fatto la loro scelta, sente il peso di questa responsabilità?
“Si e no. Io sono solo un portavoce, un cittadino come gli altri. Con me, dietro di me e accanto a me ci sono tanti altri cittadini che lavorano per lo stesso obiettivo: cambiare il Paese”.
Come volete cambiarlo?
“Si deve ripartire dalla tutela dei cittadini. Nessuno dovrà più essere lasciato indietro. Non si salva un Paese sacrificando i cittadini”.
La legalità?
“La legalità è la nostra bandiera. Io rappresento la fondazione Caponnetto in Sicilia, quindi per me la legalità è il pane quotidiano, e lo sarà anche nel prossimo Parlamento”.
I cittadini hanno perso fiducia nella politica e, soprattutto, in chi fa politica. Il Movimento 5 Stelle può rinsaldare questo legame spezzato?
“Bisogna essere più solidali e più equi. E questo quello che chiedono gli italiani: equità. Un’equità che questa politica non ha. Quando colpisce gli ultimi, invece di colpire quelli che hanno di più, non dimostra equità e giustizia. E proprio equità e giustizia saranno le misure e le matrici politiche del Movimento”.
Un bilancio sul Governo Monti?
“Una sola parola: un fallimento”.
Si parla di un Monti Bis.
“Noi faremo di tutto perché questo non accada”.
Avete già in mente il nome di un candidato Premier?
“Io penso che lo sceglieremo insieme ai cittadini”.
Qualche nome?
“Ripeto, io spero che lo sceglieranno i cittadini. E, secondo me, sarà proprio così”.
Catania si avvicina all’appuntamento delle comunali. Se i catanesi dovessero chiederle un impegno in prima persona sarebbe pronto a rinunciare alla sua candidatura al Senato per quella a sindaco?
“Noi non siamo un movimento di candidati. Se ho fatto una scelta e l’ho fatta in maniera consapevole con il gruppo, evidentemente ho preso una direzione che è quella e non può essere un’altra. Noi non siamo qua per occupare posti. Il movimento e i cittadini saranno in grado di trovare un candidato idoneo a ricoprire questo incarico. Un candidato che esprima i valori del movimento ed aiuti questa città a liberarsi di questa classe politica”.
Sui social network, come facebook e twitter, alcuni ex attivisti del Movimento 5 Stelle hanno pubblicato sui loro profili pesanti accuse riguardanti la gestione dei gruppi catanesi. Lei come replica?
“In questo momento nei social network si scarica la rabbia dei tanti cittadini che non trovano una sponda. La rabbia la tocchiamo con mano, anche nelle nostre riunioni, c’è tanta gente che ha tanta rabbia dentro ed ha ragione ad essere arrabbiata. Dove si discute, dove si dialoga, dove ci si divide e poi ci si ritrova, è normale che ci siano scontri. Questa è la democrazia”.
Proiettiamoci alla fine della prossima legislatura. Come immagina l’Italia?
“Speriamo di vederla, insieme, fuori da questo baratro dove ci sta facendo precipitare Monti e questa classe politica inetta”.
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09 Dicembre 2012, 18:17