27 Agosto 2015, 08:30
2 min di lettura
PALERMO – Gilardino e Palermo, un rapporto nato nelle ultime settimane di mercato, con l’attaccante ormai ex Guangzhou pronto a vestire la sua nuova maglia rosanero, ma che in realtà sembrava già scritto nel destino visto proprio il legame tra il 32enne biellese e lo stadio ‘Barbera’ nel corso degli anni. Un legame conflittuale, come nelle migliori storie tra due innamorati, e che ha avuto inizio con le prime reti messe a segno dal ‘Gila’ con la maglia del Parma. Nella stagione 2004/2005 l’allora giovane attaccante dei ducali aprì infatti la sua personale tradizione contro i rosa, che arriverà a 10 gol complessivi con ben cinque maglie diverse (Parma per l’appunto, Milan, Fiorentina, Bologna e Genoa), con la rete dell’1-0 a sorprendere Guardalben.
Qualche mese prima il bomber che suona il violino fece il suo esordio assoluto con la maglia della nazionale maggiore proprio al ‘Barbera’ il 4 settembre, stesso giorno in cui il popolo rosanero celebra il suo bomber Luca Toni che decide il match con la rete del 2-1. Quegli stessi tifosi qualche stagione dopo avranno modo di fischiare l’attaccante piemontese prima in maglia Milan, quando trovò un rigore (con Fontana che ipnotizzò Kakà) simulando un fallo inesistente e poi sopratutto con quella viola della Fiorentina (per l’occasione bianca) quando segnò il goal di mano che a Palermo ricordano più di quello di Maradona all’Inghilterra. Chissà cosa dirà ai suoi nuovi tifosi Gilardino, che quella rete se la ricorda bene visto che gli costò ben 2 giornate di squalifica con la prova tv.
Probabilmente risponderà con l’unica lingua che conosce bene, quella dei gol. Perchè, in fondo, come ha dimostrato nel corso della sua carriera Palermo, e nello specifico il ‘Barbera’, ha portato sempre bene alla punta campione del mondo nel 2006 (al pari degli ex rosanero Barzagli, Zaccardo, Barone e Grosso). L’obiettivo di Gilardino, che nello stadio palermitano segnò anche il suo ultimo gol in nazionale datato 6 settembre 2013 contro la Bulgaria con Prandelli ct, è poi proprio quello di guadagnarsi una maglia per i prossimi europei in Francia, ultima vera occasione per vestire l’azzurro con cui ha vinto anche un Europeo Under 21 e una medaglia di bronzo alle Olimpiadi a Pechino, attraverso le prestazioni fornite con la sua nuova maglia rosanero.
Pubblicato il
27 Agosto 2015, 08:30