17 Maggio 2016, 15:10
1 min di lettura
PALERMO – Le sue dieci reti hanno spinto il Palermo alla salvezza e il suo nome nella storia della Serie A. Alberto Gilardino ha chiuso nel migliore dei modi una stagione che per lui e per i rosa sembrava essere maledetta: una zona retrocessione da cui non si riusciva più a venir fuori, un ruolo da titolare messo in discussione e voci su un suo addio a fine stagione che sono diventate una conseguenza. Il bomber biellese, però, ha messo da parte tutte le critiche e ha risposto sul campo, a suon di gol, diventando il capocannoniere dei rosa: “Sono felicissimo – ha ammesso Gilardino a Sky Sport – ci tenevo ad andare in doppia cifra. Guardo molto le statistiche, per un attaccante è importante arrivare a dieci reti. Ringrazio i compagni, perché senza di loro non avrei potuto farcela. Andare in doppia cifra in un’annata così non è mai semplice. Sono stato bravo”.
Le reti realizzate con la maglia del Palermo sono valse il sorpasso a Gabriel Omar Batistuta nella top ten dei cannonieri della Serie A. Adesso, appaiati al numero undici rosanero, ci sono altri due mostri sacri del calcio italiano come Alessandro Del Piero e Giuseppe Signori: “È bello raggiungere due grandissimi come Del Piero e Signori – prosegue Gilardino -. Con Alex ho avuto la fortuna di giocare insieme e vincere un Mondiale, mentre Signori l’ho solo visto giocare”. Un obiettivo raggiunto e un altro da raggiungere, quei duecento gol che distano solo dodici marcature. Con la speranza di poterle realizzare nella prossima stagione: “Io ho sempre lavorato duro, anche quando sono stato messo in discussione e non giocavo. Quell’obiettivo mi ha fato la forza per andare avanti”.
Pubblicato il
17 Maggio 2016, 15:10