Giochi di guerra sul Calatino |Droni ed elicotteri della Nato

di

30 Maggio 2018, 18:37

3 min di lettura

CALTAGIRONE – Aerei a bassa quota, ronde di elicotteri che fanno la spola dal centro storico alla zona di nuova espansione e luci che a tratti illuminano mezzi privati e campagne. Sui social si scatena la curiosità e in alcuni casi la psicosi. La realtà è più semplice, forse di ciò che in molti avevano immaginato ma i contorni rimangono non definiti e fra i ben informati non è comunque qualcosa da lasciare cadere nel silenzio.
Si scrive: CPX della JS18 con la partecipazione dell’Aeronautica Militare che condurrà la VIRTUAL FLAG 2018. Si legge: giochi di guerra sul territorio calatino.
Muos tirato a lustro, operativo e funzionante, con sorveglianza implementata e con un aumento di interferenze su alcuni dispositivi elettronici notati in tutta la zona interessata dalla base US Navy di Niscemi e dalle antenne della Nrtf, droni, aerei ed elicotteri che hanno volato anche a bassa quota sui cieli di Caltagirone e preoccupazione fra gli abitanti dei comuni del calatino. Questo il riassunto delle operazioni che fonti ben informate ci dicono essere collegate all’operazione “Joint Stars 2018”.

E’ la stessa NATO a dare un significato a ciò che sta accadendo nei cieli di Caltagirone parlando, senza ovviamente fare riferimento ai luoghi e alle date ad una attività utile a sperimentare sul campo la capacità di “connessione” fra le forze operanti nella NATO : “The Connected Forces Initiative (CFI) aims to enhance the high level of interconnectedness and interoperability Allied forces have achieved on operations and with partners. CFI combines a comprehensive education, training, exercise and evaluation programme with the use of cutting-edge technology to ensure that Allied forces remain prepared to engage cooperatively in the future.”

Articoli Correlati

Un “programma completo di istruzione, formazione, esercizio e valutazione con l’uso di tecnologie all’avanguardia per garantire che le forze alleate rimangano preparate a cooperare in futuro” Sono sempre le nostre fonti a rilevare come, nel dichiarare esplicitamente come probabile l’uso di tecnologie all’avanguardia e non solo dunque di mezzi all’avanguardia che la NATO voglia e abbia già utilizzato il calatino come territorio cavia per l’addestramento degli uomini degli eserciti interessati. L’Operazione in corso, di cui non sappiamo il numero preciso delle esercitazioni sul campo che verranno effettuate, è la Joint Stars 2018 la prima operazione in assoluto da parte della NATO in cui  il COI (Comando Operativo di Vertice Interforze) assumerà il ruolo di pianificazione e conduzione di attività operative di livello “Small Joint Operations-SJOs/High Intensity”, che sarebbero, per farla più facile, attività operative in situazioni di alto rischio come in territori compromessi da attacchi biologici o nucleari. La popolazione non ha potuto non notare le esercitazioni di penetrazione in territorio fortemente ostile, in queste esercitazioni di norma vengono simulate incursioni da aeromobile ad ala mobile oltre a attività di “lotta” anche corpo a corpo sul suolo interessato dalle esercitazioni. La presenza di attività di volo anomale, è stata denunciata sui social da migliaia di persone che hanno lamentato la presenza di “aerei mai visti prima” sui cieli calatini e di tragitti ripetuti e continuativi su alcune arterie stradali anche e soprattutto del centro abitato.

Violazione della privacy garantita per quanti, sempre secondo la nostra fonte, sono stati loro insaputa, oggetto di “osservazione” tramite tecnologie di “night vision” e “thermal imaging technology”. Coppiette in cerca di luoghi appartati e nascosti dunque avvisati, la NATO vi osserva.

Pubblicato il

30 Maggio 2018, 18:37

Condividi sui social