Giornalisti e missioni, | sarà dieta dimagrante

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12 Novembre 2012, 17:23

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Rosario Crocetta durante l'insediamento

PALERMO – “Ventiquattro sono troppi”. E in effetti, non sono ventiquattro, ma ventuno. La sostanza, però, non cambia di molto. La Crociata avviata da Rosario Crocetta nei confronti degli “sprechi” della Regione non risparmierà nemmeno gli addetti stampa di Palazzo d’Orleans. Ventuno, appunto. Tutti assunti con qualifica di caporedattore. Stipendio che parte da 3.800 euro netti al mese. Spesa complessiva prevista nel capitolo di bilancio dedicato all’Ufficio stampa, di circa tre milioni di euro (comprensivo di stipendi, accantonamenti Tfr, contributi, Inpgi, Casagit).

“Sono troppi, davvero. Che deve farsene la Regione – insiste però Crocetta a Live Sicilia – di tutti questi giornalisti? Basterebbero per stampare il Corriere della Sera”. Insomma, nemmeno il tempo di insediarsi, e il nuovo Presidente sta già provando a portare la propria rivoluzione nei palazzi: “Ne basteranno quattro, o cinque”, assicura. “Intanto – precisa però il capo dell’ufficio stampa della Regione Piero Messina – per rispetto alle istituzioni, già sabato scorso ho rassegnato le dimissioni. Il nostro – aggiunge – è un incarico che ha carattere fiduciario, e con questo gesto consentirò al Presidente Crocetta di scegliere le nuove modalità del proprio lavoro”.

Nel frattempo, però, il governatore pensa anche ad altri tagli tra le pieghe del bilancio regionale. Altro capitolo “scottante”, infatti, è quello delle missioni. “Adesso basta”, ha precisato Crocetta, facendo riferimento a cifre a “sei zeri”. E in effetti, politici, consulenti, dirigenti e funzionari regionali in missione per lavoro in Sicilia, in Italia e all’estero sono costati nel 2011 alle casse della Regione oltre 6,2 milioni di euro. In alcuni casi, i fondi stanziati in bilancio si moltiplicano durante l’anno come è avvenuto per le spese del personale del dipartimento Infrastrutture e degli uffici di motorizzazione, schizzate l’anno scorso da 418.000 a 823.847 euro. Troppo per il neo presidente che dopo una prima analisi dei costi, effettuata col supporto della segreteria nel giorno del suo insediamento, ha deciso di tagliare la spesa per le missioni di almeno il 20%, con un risparmio immediato di 1,3 milioni all’anno.

Gran parte della spesa riguarda dirigenti e funzionari pubblici, quasi 5 milioni immobilizzati in bilancio. L’ex governatore Raffaele Lombardo e i suo assessori hanno speso direttamente 738 mila euro, rispetto a una previsione di 995 mila euro. Altri 500 mila euro sono stati versati dalla Regioneper pagare le missioni del personale degli uffici di gabinetto degli esponenti di governo e 162,8 mila euro per i componenti della segreteria generale della Presidenza della Regione.

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Incrociando bilancio e rendiconto si evincono spesso delle discrasie; capita che rispetto alla cifra immobilizzata a chiusura del rendiconto la spesa risulti inferiore, col residuo che viene iscritto nel bilancio successivo con la stessa destinazione e col risultato di appostare fondi che a volte non vengono spesi togliendo risorse che potrebbero essere destinate ad altre finalità. In altri casi, invece, la spesa finale risulta maggiore di quella iscritta in bilancio: per coprire la spesa delle missioni degli agenti di scorta dell’ex governatore, nel 2011, la Regione ha aumentato il budget di 60 mila euro, portandolo da 300 a 360 mila euro.

Oltre un milione di euro è la spesa per le missioni in capo alla Presidenza della Regione, solo per i viaggi dell’ex governatore sono stati spesi 40 mila euro (60 mila in meno della previsione), altri 360 mila per gli agenti di scorta (60 mila in più del previsto) e 162.835 per le missioni del personale della segreteria generale. E poi 81.065 euro per le missioni di dirigenti e funzionari del dipartimento di Protezione civile, 30 mila euro per il personale a tempo determinato dello stesso dipartimento; oltre 200 mila euro per il personale del dipartimento programmazione. Missioni anche per dirigenti e funzionari dei cosiddetti uffici speciali, in questo caso la spesa è pari a quasi 120 mila euro. In calo, invece, le missioni dei giornalisti, passate da 110 mila euro del 2010 a 20 mila euro del 2011.

Tra i singoli assessorati, il costo maggiore è quello del ‘Lavoro’ con una spesa per missioni pari a 1,2 milioni di euro, l’80% per gli spostamenti di dirigenti e funzionari. Seguono le missioni alle Infrastrutture con 916 mila euro (823.847 euro per le spese di dirigenti e personale dipartimento e motorizzazioni) e alle Risorse agricole per 750 mila euro (75 mila euro per i viaggi dell’assessore).

Per l’assessorato all’Economia il costo è stato di 268 mila euro (63 mila euro i viaggi dell’assessore), per il Turismo di 166 mila euro (30 mila per l’assessore). Più costose le missioni al Territorio e Ambiente con un esborso di 567mila euro (380 mila per il corpo forestale e 70 mila per l’assessore) e ai Beni culturali con un quasi 410 mila euro (60 mila l’assessore), mentre alle Attività produttive e alle Autonomie locali la spesa è stata di 141mila e 193 mila euro. E ancora: 327 mila euro per le missioni all’assessorato Energia (70 mila l’assessore), 108 mila euro all’assessorato Istruzione e formazione (55 mila l’assessore) e 183 mila euro alla Salute.

Insomma, la Crociata di Crocetta non si ferma. E già il mirino è puntato altrove: i dirigenti generali esterni, a parte rare eccezioni, andranno a casa. Ma questa è un’altra storia.

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12 Novembre 2012, 17:23

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