26 Novembre 2010, 17:55
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La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, presieduta da Luciano Pagliaro, ha svolto stamani l’udienza per decidere sulla richiesta di condanna a un risarcimento complessivo di circa 7 milioni e 300 mila euro nei confronti dell’ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, dell’attuale governatore Raffaele Lombardo e dell’ex capo dell’ufficio legislativo e legale della Regione, Francesco Castaldi. L’accusa si riferisce all’assunzione a tempo indeterminato, con nomina fiduciaria e senza procedura concorsuale, di venti giornalisti nell’ufficio stampa della Presidenza della Regione. Secondo la Procura della Corte dei Conti i decreti di incarico sarebbero stati firmati in violazione della legge nazionale 150 del 2000. Per il Pm Gianluca Albo le nomine dei giornalisti sarebbero “illegittime e ingiustificate” e il loro mantenimento in servizio “sine titulo”. L’accusa contesta anche l’attribuzione a tutti i giornalisti della qualifica di capo redattore. I legali della difesa sostengono invece la legittimità delle nomine e della qualifica di capo redattore sulla base delle leggi varate dalla Regione. Per Cuffaro, che ha effettuato le nomine, viene ipotizzato un danno erariale di 3,6 milioni di euro; per Lombardo e Castaldi, che rispondono in solido del mantenimento in servizio dei giornalisti, la somma ammonta rispettivamente a 3,3 milioni e a 400 mila euro. Nel corso dell’udienza di stamani i giudici contabili hanno anche acquisito gli atti del processo penale che si è concluso con il proscioglimento di Cuffaro e Castaldi, che aveva scelto il rito abbreviato, mentre per Lombardo il Gup aveva disposto il non luogo a procedere. Adesso si attende la decisione dei giudici contabili; la sentenza dovrebbe essere emessa nelle prossime settimane.
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26 Novembre 2010, 17:55