Giornata di scioperi e cortei | Parlano i manifestanti

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14 Novembre 2012, 16:23

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Lavoratori protestano nel centro città

PALERMO – Giornata di scioperi, cortei e proteste a Palermo, sulla scia dello sciopero generale europeo che oggi coinvolge Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. In difesa dei diritti dell’ex azienda partecipata Gesip è intervenuto Ernesto Greco della Rsa Cisl Fisascat. “Ci siamo inseriti nello sciopero generale di oggi – dichiara Greco – perché da circa tre mesi non ci viene data nessuna risposta dall’amministrazione comunale. Abbiamo organizzato sia per domani che per sabato uno sciopero ad oltranza. Non ci fermeremo finché non avremo notizie ufficiali”.

Tra gli “attendati” che da sedici giorni dormono a Piazza Pretoria davanti alla sede del Comune ha parlato Piero Lo Cicero di Cgil: “Chiediamo al Governo nazionale e a quello regionale e comunale di fare una riunione per intraprendere delle azioni volte alla salvezza della Gesip. Le nostre famiglie sono arrivate allo stremo Il sindaco Orlando deve capire che non può giocare con la nostra pelle”. Hanno fatto sentire la loro voce anche Slai Cobas e Usb in rappresentanza dei lavoratori della scuola e del Policlinico. Insieme a loro anche i precari delle cooperative sociali. “Oggi protestiamo contro il Governo Monti – dice Antonella Sciortino di Slai Cobas del Policlinico di Palermo – il Governo della macelleria sociale che ci sta togliendo tutto, anche la dignità. Monti deve andarsene, insieme a tutti i politici corrotti”.

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Parte attiva dello sciopero anche gli studenti di numerosi istituti superiori di Palermo. “Noi studenti – afferma Ylenia Alamia dell’istituto Danilo Dolci – abbiamo deciso di protestare contro i continui tagli fatti alla scuola. Siamo qui per chiedere perché siamo sempre noi a doverne pagare le conseguenze. Vogliamo rispetto per i docenti e per gli studenti che non vogliono altro che far valere i loro diritti. Noi giovani vogliamo dimostrare la nostra volontà di scegliere”. “La scuola e l’università – dice Marinelli, studente – sono ormai diventate strutture di ‘ classe’. Chi ha i soldi riesce ad andare avanti, mentre le famiglie che vivono i disagi della quotidianità sono condannate ad un futuro disastroso”.

Nell’ensamble di manifestazioni e scioperi che hanno coinvolto oggi la città, da piazza Castelnuovo è partito oggi anche il corteo indetto dai Cobas per dire “NO” al governo Monti e ai partiti che lo sostengono, alla distruzione della scuola, al blocco dei contratti e all’aumento dell’orario dei docenti. Il corteo si è spostato poi davanti alla sede della Prefettura di Palermo, dove i lavoratori hanno incontrato il capo di Gabinetto. “Stiamo scioperando perché vogliamo difendere i ragazzi. I tagli che stanno facendo alla scuola non servono a migliorare il servizio ma a distruggerlo. Il nostro sciopero di oggi è costruttivo e necessario per presidiare lo stato di diritto”, ha dichiarato a LiveSicilia Emanuela Annaloro dell’istituto “E. Medi”.

Si sono accodati alla protesta anche alcuni lavoratori dell’ Amat. “Siamo scesi a protestare contro la politica del Governo Monti – riferisce Antonino La Barbera di Cobas Tpl – Oggi sono presenti anche i lavoratori dell’ Amat che vogliono dare il loro sostegno a questa manifestazione”. “Non è vero che nella formazione – afferma Antonella Amodeo di Efal – Infaop. – ci sono tante persone che non fanno il loro lavoro. Abbiamo una grande dignità e per lavorare bene facciamo i salti mortali. La situazione è tragica. Non percepiamo stipendio da febbraio ma entriamo ogni giorno in classe con grande dignità per mantenere il nostro impegno “.

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14 Novembre 2012, 16:23

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